va in meta anche nel direttivo cittadino della Lega nord, che si è riunito l’altra sera nella sede di piazza del Podestà. Qui, dove Umberto Bossi e i suoi lanciarono nella mischia, vincendo, i vari Raimondo Fassa, Aldo Fumagalli e Attilio Fontana, il summit padano ha aperto la strada alla candidatura a sindaco dell’imprenditore e presidente del Rugby Varese. Certo, come anticipato alla vigilia, non sono mancati i dubbi legati soprattutto a due aspetti. Primo: la successione di Fontana è un’eredità particolarmente pesante. Secondo: dopo anni di candidati leghisti, proprio ora che il Carroccio è diventato il partito trainante del centrodestra a livello nazionale, la scelta di un candidato “civico” necessitava quantomeno di un approfondimento nei minimi dettagli. Così è stato. Ma, come da tradizione leghista, dall’assemblea si è usciti compatti: «E’ stata una decisione unanime – dice il segretario cittadino Marco Pinti - ma non si tratta né di un’investitura, né di una delega in bianco, quanto piuttosto dell’inizio di un percorso che speriamo possa rafforzarsi giorno dopo giorno. A questo proposito sono convinto che Malerba sarà felice di accettare quello che gli chiediamo: coraggio, coerenza e concretezza».
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