Una folla commossa s'è radunata nella chiesa di Santa Maria Nascente il pomeriggio di giovedì 13 agosto per salutare Matteo Santambrogio, scomparso a soli 38 anni. L’uomo lascia il figlio Pietro di sei anni, i genitori, il fratello e la sorella.
Teo, come lo chiamavano tutti, vent’anni fa era stato uno degli ideatori diNizzolina capitale del suono oltre ad aver fatto ballare migliaia di giovani alle feste delle province di Varese e Milano, e ben oltre. Matteo era infatti un deejay grande appassionato di musica tecno e negli ultimi anni si era dato alla batteria. Una morte che ha lasciato sgomenta la comunità.
«Aveva il cuore grande. Un generoso: non si tirava mai indietro appena qualcuno aveva bisogno», lo ricordano in lacrime gli amici straziati dal dolore.
«Amava Nizzolina: era sempre impegnato a organizzare qualcosa per il rione. Fin da ragazzino aveva nel cuore Nizzolina: voleva che fosse in ordine, pulita e ci teneva al fatto che non diventasse un quartiere dormitorio».
Anche nel suo ultimo Natale si era impegnato insieme con altri genitori ad addobbare un albero insieme ai bambini; quando poteva aiutava anche in oratorio.
«Teo era uno che non tollerava le ingiustizie e le cose storte gli davano fastidio: si esponeva sempre in prima persona anche dando il buon esempio. Era un’anima bella, era un artista forse troppo sensibile alle ingiustizie della vita», ricorda un’amica. Amava la musica, ma prima di tutto suo figlio Pietro. In lacrime gli amici coscritti del 1977 che hanno perso uno dei pilastri del gruppo. La famiglia preferirebbe che si raccogliessero fondi da destinare a Pietro e non fiori. Chi volesse può destinare anche una piccola somma sul contro appositamente predisposto IT31Y030696768451039411782.