Non si fermano neppure in agosto le ruspe al lavoro per completare la tangenziale Arcisate-Bisuschio e il loro rumore è musica per i residenti, abituati ad altri cantieri deserti e silenziosi. È sufficiente fare un giro del paese e guardare oltre le recinzioni di colore arancione per rendersi conto che, in molti tratti, la superstrada realizzata per conto di Anas è ormai ultimata: asfaltata e con i guardrail.
Lo conferma il sindaco di Arcisate, Angelo Pierobon.
«Mi è stato assicurato - dice Pierobon - che i lavori saranno conclusi per la fine di settembre. Siamo in attesa del collaudo del ponte di via Giacomini, realizzato in un punto in cui la nuova strada passa sotto quella esistente. Questo ponte sul percorso che porta al nucleo storico della frazione Brenno Useria sarà ceduto all’amministrazione comunale e contiamo di riaprire la strada di nostra competenza, ora bypassata da un’altra appositamente realizzata ma che è tortuosa, tra la fine di agosto e i primi di settembre, comunque in tempo per la riapertura delle scuole».
Dalla rotatoria di via Cavour nella zona industriale di Arcisate, dove comincia la nuova tangenziale, variante della Statale 344 di Porto Ceresio e che costituisce il prolungamento della circonvallazione di Induno Olona, si vede molto bene come i lavori siano a buon punto. La strada è gia asfaltata e con i guardrail sino alle rotatorie all’intersezione con le vie del Dovese e Cantello, dove passa vicino alle case a protezione delle quali sono stati collocati pannelli fonoassorbenti. Prosegue poi in direzione di Brenno Useria, dove passa sotto il ponte di via Giacomini. Alle falde del Monte Useria un’altra rotatoria già realizzata.
Da qui la strada corre parallela alle vie Oberdan e Correnti fino a Bisuschio, dove è a buon punto la realizzazione della rotatoria e del sottopasso di via Roma che collegherà il centro paese con la frazione Piamo. È da ultimare l’ultimo tratto sino all’immissione sul rettilineo della statale dopo il centro di Bisuschio, in direzione di Besano e Porto Ceresio.
È passata un po’ in secondo piano per la concomitanza con i lavori della ferrovia Arcisate-Stabio, ma la variante alla Statale 344 di Porto Ceresio è un’opera di fondamentale importanza per Arcisate, Bisuschio e i paesi del fondovalle, attesa almeno dagli Anni Settanta quando venne redatto un progetto per la tangenziale di valle, da Induno a Porto Ceresio, rimasto però sulla carta.
La superstrada costituisce il prolungamento della circonvallazione di Induno, quella con la galleria sotto la collina di San Bernardino, realizzata dalla Provincia negli Anni Ottanta e dalla stessa prolungata nel decennio successivo sino alla zona industriale di Arcisate. Con la sua apertura saranno finalmente liberati dalla morsa del traffico, dalle code e dall’inquinamento i centri abitati di Arcisate e Bisuschio, attraversati da quella che è ancora l’unica strada che collega Varese con la Valceresio.