Il “rapimento” di una bambina di cinque anni da parte della madre e un caso giudiziario internazionale che si sta svolgendo ormai da diversi mesi tra Italia e Bulgaria. Ultimo atto, per ora, un’udienza celebrata alla fine della scorsa settimana davanti alla Corte d’Appello di Sofia, alla quale hanno partecipato il padre della bambina, un imprenditore quarantasettenne che vive in un paese nel nord del Varesotto, e il suo legale, l’avvocato Corrado Viazzo. Udienza che non è risultata decisiva e che si è conclusa con un rinvio al prossimo 12 gennaio, quando i giudici bulgari sentiranno come testimoni una vicina di casa della coppia ormai “scoppiata” e lo stesso avvocato Viazzo.
Ampio servizio sulla Prealpina di mercoledì 9 dicembre.