Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Radiologia chiusa: bufera

$
0
0

Callisto Bravi (Blitz)

Ha telefonato al paziente e si è scusato. Callisto Bravi, direttore generale dell’ospedale di Circolo, ha parlato con il paziente della Valceresio che ha denunciato di aver trovato chiusa la Radiologia dell’ospedale di Cuasso, dove gli è stato dato appuntamento con “bollino verde”. 

«Gli errori possono capitare e si tratta in questo caso di un problema di mancata comunicazione o ricezione di un calendario di chiusure o poco più. Non doveva accadere ed è accaduto ed è pur vero che lo stesso giorno il paziente ha ricevuto la prestazione alla Radiologia di Varese».
Il top manager della sanità è amareggiato perché, sostiene, la denuncia di episodi di cattiva organizzazione sanitaria si ripercuotono sulla  percezione  che i lettori-cittadini possono avere  «del buon funzionamento dei nostri ospedali e dei nostri ambulatori».

«Ripeto: l’errore può sempre capitare ma nessuno dei nostri dipendenti è qui ad aspettare soltanto il 27 del mese: molti potrebbero andare a lavorare in Svizzera e non lo fanno, prenderebbero il triplo e  forse si stresserebbero di meno. Al Circolo e in tutti i suoi oltre venti punti di erogazione di servizi ambulatoriali  c’è personale che dà tutto, proprio tutto, e crede nel proprio lavoro e nella propria missione».

Una difesa a spada tratta del “suo” ospedale, quella di Bravi, e dell’eccellenza delle prestazioni cliniche  e mediche  offerte ai cittadini.

«Un paio di giorni fa è stato eseguito un intervento unico che ha coinvolto  ginecologici, chirurghi vascolari e altri specialisti su una paziente giunta da una città del Sud, indirizzata al Del Ponte dai propri medici».

Poche settimane fa, infatti, la Ginecologia e ostetricia diretta dal professor Ghezzi ha ricevuto, «unico centro italiano, l’accreditamento di eccellenza in chirurgia mini-invasiva».
Però la Radiologia a Cuasso è chiusa al punto che il Comitato per l’ospedale ne ha sollecitato più volte la riapertura.

«Abbiamo un piano di programmazione ambulatoriale che riguarda tutti i nostri ambulatori e che è pianificato fino al 2016 - continua Bravi -. I disservizi possono esserci e tutto è migliorabile ma un conto  è un errore e un conto è rendere l’idea che tutta la sanità varesina non funzioni, non si deve sparare sul nostro ospedale perché i cittadini poi perdono fiducia».
È anche vero che sono numerose le segnalazioni di disservizi che riceviamo in redazione.

«Io so solo che anche nel giorno del disguido che ha colpito il paziente  della Radiologia di Cuasso, nelle nostre strutture ci sono state tremilacinquecento persone, tra prelievi ed esami».

Grandi numeri, come quelli dei dipendenti, ben 4.300 in tutta l’azienda ospedaliera di cui circa 750 medici. Vi sono però sofferenze che balzano all’occhio, come quella del Pronto soccorso dove per la carenza di camici ormai in modo costante è chiuso un ambulatorio. Dottori e infermieri fanno i salti mortali per affrontare la quotidianità. «La situazione è migliorata, comunque, e abbiamo appena assunto un medico. La guardia radiologica istituita nel fine settimana ha dato un contributo importante».


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles