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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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OJM, Kangur torna d’attualità

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OJM, Kangur torna d’attualità

Prima le cessioni, poi il dopo Ukic. In casa Openjobmetis le porte girevoli sono attive solo verso l’esterno: prima di qualsiasi operazione in entrata andranno risolti i casi Shepherd e Thompson. Non è un diktat di una proprietà che ha già messo mano al portafogli qualche settimana fa, ma una necessità contingente legata anche all’obbligo di fare chiarezza sulle gerarchie: una volta risolti i guai fisici di Wayns, Galloway e Varanauskas, Varese non può permettersi un roster da 14 giocatori e 9 stranieri. Sfumate via via tutte le ipotesi di partenza per le due ali in esubero, si cerca la via della transazione “al buio”: al momento sembrano esserci più chances per Thompson che per Shepherd. Ma, deciso che entrambi sono in uscita, bisogna chiarire una volta per tutte che non fanno più parte del gruppo, non solo a referto ma anche in allenamento. Fa parte di quella operazione-chiarezza per dare gerarchie certe e definitive che la società ha chiesto a Paolo Moretti. Innegabile che con Ukic ormai prossimo ai saluti, la squadra abbia bisogno di un giocatore capace di proporsi come leader. Una volta sistemati gli esuberi, con l’auspicio che al più tardi nei primi giorni della settimana prossima Varese sia in grado di operare sul mercato, ci sono due ordini di priorità. Il primo è quello della leadership e della capacità di aggiungere sostanza difensiva: dovendo scegliere la persona giusta prima che il giocatore giusto, l’ipotesi di un Kristjan Kangur versione 3.0 gode di buona stima da parte dello staff tecnico e dell’avallo della società. Sul discorso playmaker invece, i prossimi 15 giorni dovranno dire se il mercato europeo proporrà una alternativa a Ukic, oppure ci si dovrà rivolgere al parco più ampio degli americani, scegliendo chi sacrificare in funzione del miglior giocatore disponibile. In totale quattro esuberi - contando anche Ukic e il prestito in A2 di Molinaro con l’arrivo di un lungo europeo - e due correttivi, chiudendo definitivamente le porte girevoli in entrata con il totale dei tesseramenti che raggiungerebbe i 16 concessi dal regolamento. Una stabilità forzosa che però aiuterebbe la squadra a raggiungere l’identità definitiva dopo due mesi vissuti all’insegna del precariato diffuso.

 


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