Laura Prati è stata ed è simbolo di impegno contro la violenza sulle donne. Lei, indimenticabile sindaca, morta per la rabbia di un uomo, dell’ex vigile che le ha sparato. Mercoledì 9 era il compleanno di Laura e anche Facebook si è riempito di auguri, postati sul profilo della Prati, che nei social credeva come momento di condivisione e partecipazione, o nell’intimo delle bacheche di chi l’ha conosciuta. Tra queste, il bellissimo, toccante, commuovente pensiero che la figlia Alessia Poliseno, oggi quattordicenne, ha scritto sul suo profilo, condividendolo con quello della mamma. Una lettera d’amore, di complicità, di quei piccoli grandi momenti quotidiani condivisi da una mamma e una figlia, condivisi allo stesso modo da tante mamme e tante figlie e che anche per questo arriva in modo più forte e diretto. Lo pubblichiamo, ringraziando il marito di Laura e papà di Alessia, Pino Poliseno, che ci ha autorizzati, perché è una testimonianza bella e sincera, semplice e profonda al tempo stesso.
«Cara mamma, oggi è il tuo compleanno e tu non puoi essere qui per festeggiarlo, non dirò quanti anni hai appena compiuto perché so che non vuoi che nessuno lo sappia, ah ah. Guarda come sorridi in questa foto, eri proprio felice. Mi ricordo quel periodo, stavi per diventare la sindaca di Cardano al Campo, poi quando lo sei diventata quel sorriso non è andato più via. Eri così contenta di aver realizzato un tuo piccolo sogno, così contenta che qualcuno ha dovuto rovinartelo, portandoti via da tutte le persone che ti vogliono bene, ma non dai nostri ricordi.
Non sono una che dimostra facilmente il suo affetto, anche se in realtà sono molto fragile e sensibile. Mi ricordo, quando ero piccola, che eri il mio punto di riferimento, come un modello da seguire.
Quante volte abbiamo litigato e poi subito dopo fatto pace come se nulla fosse accaduto, sembravi più come un’amica per me, sempre pronta ad ascoltarmi e a darmi consigli. Non dimenticherò mai i bei momenti passati con te, come per esempio alle 5 del pomeriggio quando pioveva ci piaceva prendere il the come gli inglesi o quando di domenica ci mettevamo sul divano con le coperte a guardare i film romantici; sembreranno cose da niente, ma io amavo quei momenti con te.
Ce la sto mettendo tutta per non piangere mentre ti scrivo questa ”piccola lettera”, sai che non sono brava con le parole e a fare dei poemini non sono capace, ma ci provo. Non smetterò mai di ringraziarti per avermi fatto diventare la ragazza che sono ora, perché è solo merito tuo!
Sono passati tanti anni da quando tu non ci sei più, eppure non ho mai trovato il coraggio di scriverti queste cose. Eri una donna fantastica, pronta a rischiare la tua vita per quella di un’altra, sembravi una combattente, sì tu combattevi per le donne, per i loro diritti, la loro libertà e la loro dignità, so quanto tutto ciò era importante per te. Eri e sei tuttora una donna fantastica, davvero straordinaria, ti ammiro davvero tanto per la forza e il coraggio che hai avuto. Mi fermo qui perché le lacrime incominciano a scendere, ti dico un’ultima cosa: ti amo mamma.
La tua piccola Alessia».