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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Maxi-isola pedonale? Impossibile»

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«Maxi-isola pedonale? Impossibile»

«La città verde, dei giardini e delle ville d’epoca ha nel suo centro la camera a gas quotidiana». E’ questa la principale accusa che viene mossa all’assetto della viabilità che provoca code e dunque più smog e minore qualità della vita. Soluzioni? Mai pensato di chiudere, magari da piazza Repubblica, il cuore di Varese, trasformandolo in un’area attrattiva e salubre? L’assessore Fabio Binelli, decano delle giunte leghiste, e “padre” del Pgt approvato lo scorso anno, frena la voglia, «che molti hanno», della grande isola pedonale, grande quasi come tutto il centro. «Facciamo una premessa: il traffico che arriva in piazza Monte Grappa è di due tipi: quello di attraversamento, per chi da sud deve raggiungere le zone a nord della città e viceversa, e quello che si ferma in centro». Sul primo, che incide se non per la metà dei veicoli ma almeno al 40%, un rimedio c’è (o meglio ci sarà). «Come un disco rotto lo ripeto da anni: servono infrastrutture alternative. E una di queste, anzi la principale è la bretella Gasparotto-Borri, tanto osteggiata da alcune parti politiche, che permetterà di alleggerire di molto il volume di auto che transita appunto in centro». Il progetto - dopo anni di stallo - dovrebbe partire nel 2016 con le opere accessorie (rotonde e semafori intelligenti) e soprattutto il primo tratto della bretella (con nuova uscita dall’Autolaghi che immette direttamente in viale Europa), finanziati almeno in parte da Esselunga nell’ambito del piano di recupero dell’ex Malerba. Resta il traffico che ha come meta il centro. E’ fattibile una pedonalizzazione coraggiosa, che da piazza Repubblica arrivi a via Sanvito e viale Aguggiari? Binelli allarga le braccia: «No. Primo perché il trasporto pubblico, date le dimensioni ridotte del centro e della città, non è competitivo rispetto all’auto privata». E poi perché la conformazione stessa del centro, dice l’assessore, non consente chiusure se non sporadiche, domenicali, in occasione di particolari eventi: «Proviamo ad immagine la chiusura permanente da piazza Repubblica dirottando tutto il traffico in via Avegno e via Cavour. E’ il caos totale. La paralisi della viabilità. E lì sì che lo smog andrebbe alle stelle».

Altro servizio sulla Prealpina in edicola martedì 22 dicembre


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