Nel 2011 in Italia erano operative 12mila agenzie. Oggi se ne contano 9mila. Una perdita netta superiore al 30% in quattro anni. Alla luce delle recenti tensioni internazionali (basti pensare agli attentati terroristici a ripetizione che hanno seminato morte a Parigi, in Tunisia e in Egitto, alla crisi russo-ucraina e al Medio-Oriente in fiamme), è facile intuire come il settore turistico, già alle prese con uno stato di crisi generalizzato, abbia subito un colpo durissimo nell’ultimo anno.
È vero, nessuna bomba potrà mai impedire alle persone di viaggiare, ma gestire o addirittura aprire un’agenzia di viaggi di questi tempi se non è un azzardo, poco ci manca. Tuttavia, se proprio si decide di fare questo mestiere - l’agente di viaggi per l’appunto -, meglio farlo in provincia di Varese. Come si arriva a questa conclusione? Analizzando l’annuale report sulla qualità della vita delle province italiane, il Varesotto si piazza al secondo posto assoluto per denaro speso in viaggi all’estero: stiamo parlando di 951 euro a testa in un anno.
Ampio servizio sulla Prealpina di martedì 29 dicembre.