Gli agenti del Commissariato di polizia di Rho-Pero hanno bussato alla sua porta nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale. E per un ghanese di 26 anni, irregolare sul territorio nazionale dopo che una sua richiesta di asilo politico era stata rigettata pochi mesi fa, sono scattate le manette a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare ordine firmata dal gip milanese Ambrogio Moccia.
Per lui l’accusa è quella di aver abusato sessualmente per oltre un anno della figlia di una connazionale residente a Rho, sua lontana parente, quando ancora non aveva compiuto i sette anni.
«Siamo arrivati all’indagato perché, per fortuna, a Rho funziona ancora molto bene la rete di protezione sociale», ha commentato il primo dirigente del commissariato rhodense Luigi Di Clemente, responsabile delle indagini coordinate dal sostituto procuratore di Milano Bianca Maria Baj Macario. «Alcune famiglie italiane, vicini di casa, i cui figli frequentavano la piccola e il suo fratellino al parchetto sotto casa, hanno subito compreso il momento di grande dolore vissuto dai due bambini e hanno prontamente veicolato le loro confidenze ai Servizi sociali del Comune, che nel luglio scorso aveva a sua volta allertato le forze dell’ordine».