Oltre 24 ore di attesa nella speranza di partire: inizio d’anno disastroso per i circa trecento passeggeri che il primo gennaio sarebbero dovuti decollare con Oman Air per Muscat. Il volo WY 144 sarebbe dovuto partire alle 21.30 del primo giorno dell’anno da Malpensa, ma non è andata così: il Boeing 787 non è si è mai alzato in volo, lasciando a un’attesa senza molte informazioni i passeggeri che ancora nella serata del giorno successivo, aspettavano notizie certe. Il ritardo è stato dovuto alla sostituzione di un pezzo sul velivolo, la cui consegna a sua volta è ritardata di ora in ora, facendo slittare in continuazione la partenza. Inizialmente la compagnia pensava di poter risolvere il problema, e per questo all’inizio si era parlato solo di un ritardo. Ma poi il vettore per maggior sicurezza ha optato per sostituire il pezzo. Così, dopo il primo annullamento del volo l’1 gennaio, l’aeromobile sarebbe dovuto partire alle 13 di sabato 2. Ma non è andata bene nemmeno stavolta, perché l’arrivo del ricambio è slittato ancora, e alla fine l’orario di partenza schedulato è stato fissato per le 20 e poi per le 21.30, senza risultato.
Nel frattempo i passeggeri hanno passato un giorno e mezzo di disagi, oltre a vedersi accorciata la vacanza. Per molti di loro Muscat era solo il punto di coincidenza dove fare scalo per poi proseguire verso altre mete esotiche: Maldive, Zanzibar e altri lidi da favola. Alcuni sono stati spostati su altri voli. Altri, grazie al tour operator a cui si erano affidati, hanno trovato voli sostitutivi. La notte tra venerdì e sabato alcuni hanno alloggiato all’hotel Sheraton, altri a Rho.
«Ma non ci hanno detto niente. Ringraziamo Sea e i nostri tour operator che hanno fatto il possibile per attutire il disagio, ma dalla compagnia aerea non ci sono arrivate informazioni chiare» lamentavano alcuni turisti diretti a Zanzibar, dopo diverse ore passate tra i banchi del check in alle partenze, seduti a terra, tra i nastri trasportatori e un po’ ovunque aspettando notizie certe.