Due anni di progettazione, di lavoro ai fianchi, di sviluppo delle trattative. Ora, anche se ancora non c’è l’accordo economico affinché il Comune possa acquisire gli ottomila punti luce attualmente sotto la gestione di Enel (Palazzo Gilardoni ne detiene solo duemila), l’operazione si farà forzosamente ma legalmente. Con un’ordinanza, pronta per la fine di febbraio, resa indispensabile per generare la svolta. Lasciando che sia poi un giudice a stabilire quanto sia giusto versare per il passaggio di proprietà, fra i circa 900mila euro richiesti dall’azienda energetica e i meno di 300mila stimati dal municipio, convinto che i contributi versati negli anni per ogni nuova installazione debbano essere scalati.
«In ogni caso è indispensabile agire e lo faremo», sentenzia Paola Reguzzoni, l’assessore che da tempo predica questa mossa di totale acquisizione pubblica per poter cambiare rotta in un comparto dell’illuminazione che da sempre presenta criticità enormi. Oltretutto, non appena il trasferimento di proprietà sarà cosa fatta, il Comune beneficerà di un bel risparmio: «Tanto per partire - argomenta l’esponente leghista - non dovremo più versare i 60 euro a lampione che chiede Enel per la manutenzione, ma ci avvarremo di Agesp che ne vuole solo 20. E sono sicura che la nostra multiutility sarà in grado di rispondere con efficacia alla necessità, magari senza più costringere ad aspettare mesi prima che si riesca a riparare un guasto».
Ma poi, sulla falsariga di quanto si sta facendo anche a Varese, si spera di poter far scaturire altre belle novità da questo passaggio. «Ci rivolgeremo anche al mercato privato - continua Reguzzoni - per offrire collaborazioni su progetti che consentano alla città di rinnovare gradualmente i propri pali della luce con le nuove soluzioni a led, dando in cambio un vantaggio economico sulle percentuali legate alla vendita dell’energia. Il tutto senza dimenticare che abbiamo una società partecipata che si occupa proprio di gestire questo settore».
Per Reguzzoni c’è infine un sogno da coltivare: «Nell’ambito del rinnovo dei punti luce, mano a mano che si procederà con le sostituzioni, il nostro obiettivo è quello di poterli utilizzare anche per garantire la copertura wireless della città, in maniera capillare, facendo anche qui un salto di qualità davvero notevole».