Busto Arsizio sfonda il muro degli 83mila residenti, consolida il primato in provincia distanziando di ben più di 2mila unità il capoluogo Varese (fermo a quota 81.030) e soprattutto non deve ringraziare gli stranieri per questa ennesima crescita demografica.
Certo le nuove generazioni che crescono nelle famiglie di immigrati ora vanno a rinfoltire il numero di italiani. Eppure i dati raccontano di un flusso di arrivi dall’estero che si è interrotto, mentre sono ripresi con ogni probabilità quelli provenienti da altre città e regioni, comunque di italiani che trovano in città una casa e forse un’opportunità di lavoro.
Questa fotografia scattata il 31 dicembre scorso, dice molto: dice appunto che gli abitanti sono cresciuti globalmente di circa l’1 per cento, visto che la crescita secca è stata di 877 unità su un totale di 83mila 395 residenti. Di questi solo il 9,2 per cento sono stranieri.
Per Busto si ripropone in ogni caso un trend di crescita leggero ma ineluttabile. Forse la famosa quota di 100mila residenti verrà raggiunta fra parecchi anni, forse mai, in ogni caso la città cresce ancora. Così come crescono gli insediamenti urbanistici che consentono a molti di trovare alloggio anche a buon mercato, specie nei quartieri periferici che offrono spazi a volontà e ne presentano moltissimi ancora a disposizione.
In dieci anni sono arrivate 4mila persone in più, attratte dalle possibilità di impiego, anche dalla vicinanza con Milano, inserendosi però in una realtà di respiro provinciale. Forse qualcuno spiegherà che lo smog dipende anche dal fatto che più gente riscalda casa e si sposta in macchina. Quel che è certo è che Busto resta per numero di cittadini ormai nettamente capofila in provincia, anzi potrebbe nel tempo ambire a scalare un’altra posizione in regione. Infatti, se oggi la Manchester d’Italia è la sesta città di Lombardia (in una classifica in cui primeggiano Milano, Brescia, Monza e Bergamo), ormai Como non è distante, con i suoi circa 85mila abitanti, sebbene sia giusto continuare a guardarsi alle spalle dal rientro di Sesto San Giovanni.