È stato aggiudicato il mega appalto per la messa in sicurezza del fiume Olona e del torrente Vellone. Si tratta di lavori quotati quasi quattro milioni e assegnati a un consorzio di imprese del Pavese che ha proposto un ribasso di circa il 24%. Ai costi per gli interventi, divisi in due lotti, si aggiunge un milione e mezzo per espropri di terreni, oneri accessori e altre incombenze. Morale: è un’operazione da oltre cinque milioni. Il progetto, tra i diversi che la giunta ha messo in cantiere per i prossimi mesi, partirà per primo, a fine febbraio o inizio marzo. Ed è uno dei più importanti e non solo per l’entità della spesa.
«Andiamo a risolvere i pesanti problemi che Vellone e Olona creano con le ondate di piena: è il piano più massiccio che Varese realizza sul fronte della sicurezza dei corsi d’acqua», spiega l’assessore ai Lavori pubblici e alla Tutela ambientale, Riccardo Santinon
La procedura e i lavori verranno seguiti dal dirigente comunale dell’area impianti e manutenzioni, Giuseppe Longhi, e dal geologo Paolo Pozzi.
Il progetto risale a qualche anno fa: era stato “confezionato” da uno studio di professionisti privati. Sul piano c’era stato però il ricorso da parte di uno dei concorrenti al bando per la progettazione definitiva e questo ha rallentato l’iter. Ma il piano ha poi colto nel segno: l’obiettivo era infatti quello di ottenere i finanziamenti regionali. E sono arrivati. Progetto promosso. A pieni voti. Anche da Roma (autorizzato dal Ministero).
Come detto, i lavori sono divisi in due lotti: prima il Vellone poi, il secondo anno, l’Olona. Sono previste anche, soprattutto, vasche di laminazione per assorbire le ondate di piena. In sostanza, grazie a questi bacini, l’acqua verrà accumulata in modo che non proceda dirompente causando, come spesso avvenuto, l’uscita del torrente e del fiume. Per ciò che riguarda il Vellone, il tratto interessato dai lavori è da Velate fino all’ingresso in centro.
L’assessore Santinon osserva che proprio a ridosso del centro, il torrente che viaggia sotto terra e poi scompare, aveva provocato pesanti allagamenti di stabili. La vasca di laminazione verrà realizzata in via Borghi, ai margini della parte bassa del parco di Villa Baragiola.
Il progetto, oltre all’ok della Regione, ha ottenuto appunto il via libera anche del Ministero dell’Ambiente che ha sottoscritto l’accordo di programma per gli interventi a Varese. Sono inoltre previsti, sia per il Vellone, sia per l’Olona, il rafforzamento degli argini di contenimento e l’ampliamento degli alvei.
«La messa in sicurezza dei due corsi d’acqua è una delle priorità del nostro territorio» ribadisce Santinon. Per l’Olona, sottolinea l’esponente della giunta guidata dal sindaco Attilio Fontana, è contemplato nel progetto anche «un sistema di monitoraggio, in tempo reale, delle piene attraverso una rete di idrometri», la sistemazione delle criticità «nel tratto terminale del ramo della Rasa», il potenziamento «del sistema difensivo da via Ghiberti all’area dell’ex Dogana» e interventi «sullo scolmatore sotto al ponte di via Dalmazia».
Le vasche di laminazione, per l’Olona, saranno due, nella zona di via Friuli. Interventi che metteranno fine - si spera - al rischio di esondazioni. Basti ricordare i disastri in occasione del nubifragio del 2009.