Doveva abbellire Gorla, è diventato un ecomostro: stiamo parlando del palazzo - rimasto incompiuto a causa del fallimento dell’azienda costruttrice - che svetta nell’area fra via Grazia Deledda e la strada provinciale 19. L’edificio doveva essere una struttura abitativa di nuova generazione con appartamenti “ecologicamente” di grande pregio, ma purtroppo al momento tutto quello che è stato realizzato è lo scheletro. Nessuno può metterci mano né tantomeno completare la costruzione, perché si tratta di una superficie privata che era stata venduta nell’ambito del progetto per la realizzazione della piscina comunale dell’area sportiva di via Deledda. Ora la piscina è stata ristrutturata ed è in funzione da cinque anni, seppure con la traversia del fallimento di Swim Planet che ormai è una storia chiusa in paese. Ma intanto l’area di proprietà dei privati è al degrado.
L’assessore ai lavori pubblici ed ex sindaco Giuseppe Migliarino sulla questione spiega: «Purtroppo il Comune non può intervenire su quella che è un’area privata anche perché al momento se ne occupa il tribunale dei fallimenti, probabilmente sarà messa all’asta». Sulle possibilità che il Comune possa partecipare, Migliarino è categorico: «Al momento non credo proprio. Non è fra le volontà dell’amministrazione comunale, certo desideriamo che il progetto venga finito».
Ai tempi la questione fece molto discutere: durante il primo mandato di Migliarino fu promosso un referendum comunale per decidere se fosse il caso che il Comune realizzasse i progetti di via Giacchetti, la materna e l’area edificabile dove in seguito sono sorti dei palazzi, e poi quello della sistemazione della piscina, negli anni Ottanta era diventata un’opera incompiuta a causa di un fallimento e completata solo cinque anni fa. Da sempre contrari all’opera furono le opposizioni dei tempi: l’ex capogruppo Sandro Bonfanti (che dall’anno scorso ha un ruolo defilato rispetto alla vita pubblica di Gorla Minore) e Rossano Belloni (attuale capogruppo all’opposizione con la sua lista civica Progetto per Gorla).
«Ai tempi avevamo venduto 15mila metri di terreno edificabile per 2.200.000 euro - spiega Migliarino - L’area ha tutti i servizi e noi avevamo realizzato il progetto per la comunità. Purtroppo per quanto riguarda le proprietà dei privati gli enti pubblici non possono intervenire. Purtroppo vedere una struttura incompiuta non fa piacere a nessuno». L’assessore poi conclude: «Credo che sia frutto della situazione del mercato immobiliare che è completamente fermo. La società ha avuto dei problemi sotto il profilo finanziario e non è riuscita a completare il palazzo aveva chiesto un concordato che non è stato accettato, e ora si deve aspettare».