Novemila euro in sette anni e mezzo. È quanto avrebbe intascato Ettore Bezzolato, il comandante della polizia locale del Medio Verbano sospeso dal servizio dopo essere stato posto lunedì 17 agosto agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato.
La sospensione (che ricalca il provvedimento adottato nel novembre scorso in seguito all’arresto per stalking del capo dell’Annonaria dell’ente, Leonardo Giuliani) è stata ufficializzata mercoledì 19 agosto nel corso della conferenza stampa dal presidente dell’Unione dei Comuni del Medio Verbano, Gianpietro Ballardin. In precedenza lui stesso aveva presieduto la riunione di tutti e undici i sindaci interessati.
«Ma questa sospensione non indica da parte nostra, allo stato attuale, nessuna valutazione circa la colpevolezza del comandante», mette le mani avanti Ballardin, che nell’incontro di ieri si è fatto assistere da un legale, l’avvocato Emanuele Boscolo.
Nel frattempo emergono alcuni dettagli circa il capo d’imputazione a carico di Bezzolato.
A quanto sembra sono state riscontrate irregolarità nelle somme provenienti dalle Pro loco, denaro versato per i servizi svolti dal consorzio di polizia locale in occasione delle feste di paese nella zona.
In sostanza, secondo l’accusa, a Bezzolato sarebbero stati consegnati soldi cash per la sorveglianza svolta, ma non tutto era poi certificato come avrebbe dovuto essere. Sono in pieno svolgimento da parte dei carabinieri della Compagnia di Luino, su delega della Procura della Repubblica varesina e del pm Massimo Politi, verifiche amministrative sull’operato: un’attività della quale si sta occupando anche, secondo le proprie competenze, la guardia di finanza luinese. Da verificare a quanto sembra l’entità dei conti correnti privati. E non solo, sarebbero inclusi nelle indagini anche i movimenti collegati ad altri flussi di denaro giunti all’ente.
Ma a quanto ammonterebbe realmente la cifra oggetto di peculato? Appunto a circa novemila euro: lo conferma il legale di Bezzolato, l’avvocato Fabio Margarini.
L’agente è diventato comandante nel 2007 e le attività sarebbero partite un anno dopo, nel 2008, per protrarsi fino a quest’anno.
L’avvocato sta intanto valutando se rendere dichiarazioni oppure attendere, in occasione dell’interrogatorio dell’imputato, fissato per domani, giovedì 20 agosto, davanti al gip Anna Giorgetti.
«Visto il capo di incolpazione, lo chiamerei così, mi sembra eccessiva la misura degli arresti domiciliari - dice il legale, che sta prendendo visione dell’ordinanza di custodia cautelare - E questo a maggior ragione vista l’esiguità dell’importo complessivo. Senza contare il fatto che alcuni reati potrebbero essere ormai prescritti».
Nel frattempo il presidente Ballardin ha confermato il nome del nuovo comandante del consorzio: ed è lo stesso che già girava il giorno dell’arresto di Bezzolato, cioè quello del suo vice, il commissario Manuel Cinquarla. Lo stesso che, negli anni scorsi, ha condotto come ufficiale di polizia giudiziaria diverse importanti indagini.
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S'è rovinato per novemila euro
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