Tre ultras - fra cui il consigliere comunale Checco Lattuada - sono già passati dal commissariato per la notifica del Daspo, cioè il divieto d’ingresso allo stadio per i prossimi cinque anni (in un caso per un triennio), a causa della foto con passamontagna e saluto fascista scattata durante Pro Patria-Renate del 10 gennaio.
Ma il tempo delle punizioni potrebbe non essere ancora finito per la curva biancoblù. La questura, emessi i primi provvedimenti, sta infatti analizzando i filmati della videosorveglianza presente allo “Speroni” per identificare tutti i ragazzi immortalati nello scatto e attribuire anche a loro eventuali responsabilità. Insomma, pugno di ferro per quella che i supporter della squadra bustocca continuano a difendere come una innocua goliardata ma che, sul fronte politico, ha sollevato un polverone.
Che ancora non si placa e che prende di mira ovviamente Lattuada. Tant’è che il segretario del Pd Salvatore Vitacoglie la palla al balzo: «Spero che i cinque anni di Daspo equivalgano anche a cinque anni di lontananza dalle istituzioni di Lattuada, tanto quanto dura il mandato consiliare per cui a breve si voterà».
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 21 gennaio.