La sindrome da influenza? Colpisce le imprese lombarde, incluse quelle della provincia di Varese. Anche se il picco (per fortuna, verrebbe da dire…) non è ancora arrivato. Conti della Camera di Commercio di Milano (che ha elaborato dati messi a disposizione dall’Istat e dal Ministero della Salute), il costo stimato per 13 settimane, dallo scorso ottobre al 10 gennaio di quest’anno, ha superato i 15 milioni di euro, vale a dire un quinto del totale italiano, ed equivale a circa 194mila giorni persi in malattia.
Va detto, però, che l’incidenza, soprattutto tra il mese di dicembre e inizio gennaio, è stata di gran lunga inferiore rispetto allo scorso anno quando i costi, nello stesso periodo, si attestavano già sui 33 milioni di euro. Una precisazione pare d’obbligo: il dato preso in esame considera gli occupati costretti a letto, tra imprenditori, lavoratori dipendenti e autonomi, per una media di tre giorni di convalescenza a testa; esclude il costo del weekend e tiene conto del diverso reddito pro capite da lavoro dipendente per regione italiana. La più colpita dalla sindrome da influenza tra le lombarde è la città metropolitana di Milano con un costo di 4,9 milioni di euro e circa 63 mila giorni di malattia. A seguire, troviamo Brescia con 1,8 milioni di euro circa (23 mila giorni di malattia) e Bergamo con 1,6 milioni, (21 mila giorni).
Più indietro, le province di Monza e Brianza con un costo di 1,4 milioni di euro (per 18 mila giorni di malattia) e Varese con un costo di 1,3 milioni di euro (per 17mila giorni). Un dato, quest’ultimo, che pone la provincia di Varese all’undicesimo posto a livello nazionale in questa specialissima (e forse un po’ bizzarra…) classifica. I costi dell’influenza in Italia superano i 71 milioni di euro (attenzione: erano 153 milioni di euro nel 2015) e 1 milione di giorni di malattia.
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 21 gennaio.