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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Il risarcimento? 4 euro»

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«Il risarcimento? 4 euro»

Quattro euro di risarcimento. È quello che la famiglia di Giuseppe Uvachiederà, in caso di condanna, ai due carabinieri e ai sei poliziotti sotto processo davanti alla Corte d’Assise per la morte del quarantatreenne, avvenuta nel giugno del 2008 in ospedale dopo un passaggio nella caserma dell’Arma di via Saffi in conseguenza di un piccolo atto vandalico. Un euro per ogni capo d’imputazione. Uno per l’accusa di omicidio preterintenzionale. Uno per quella di arresto illegale. Uno per l’abuso di autorità su arrestato. E uno per l’abbandono di incapace. Ad anticipare la richiesta risarcitoria è stato l’avvocato Fabio Ambrosetti, che rappresenta con il collega Alberto Zanzi, la sorella di Giuseppe, Lucia, e altri familiari, parti civili nel processo. Il legale impegnato, con il collega, in una maxiarringa che venerdì 29 gennaio è durata quasi sei ore e che finirà il 5 febbraio.

«Dovete sapere - ha detto l’avvocato Ambrosetti - che Lucia Uva ha rifiutato un risarcimento dell’azienda ospedaliera di Varese e che l’unico obiettivo suo e della famiglia è accertare la verità sulla morte di Giuseppe: la loro è una domanda di giustizia».

Di qui una richiesta di risarcimento che è solo simbolica.

Articolo completo sulla Prealpina di sabato 30 gennaio.


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