Seicento frontalieri. Tutti più o meno arrabbiati. Gente accalcata contro i muri e seduta per terra. Sabato 30 gennaio doveva essere un’adunata storica per i frontalieri. Lo è stata. Tutto esaurito al FrontaDay di Lavena Ponte Tresa, la manifestazione organizzata in pochi giorni con un tam tam su Facebook fra i lavoratori italiani che ogni giorno passano il confine per operare in Canton Ticno. Seicento frontalieri che hanno fatto sentire la loro voce: «Non siamo pecore da tosare». «Ora basta». «Ci mangiano tutti i soldi».
Non sono mancati momenti di tensione, soprattutto nei confronti dei politici dei partiti tradizionali che, comunque, hanno avuto il coraggio di metterci la faccia.
Ampi servizi sulla Prealpina di domenica 31 gennaio.