La sentenza è arrivata lunedì 1 febbraio: 7 punti di penalità per la Pro Patria al termine del processo per il calcio scommesse.
La combine orchestrata un anno fa su un tris di partite da tre giocatori (Andrea Ulizio, che paga con 4 anni e 6 mesi di squalifica, come Adolfo Gerolino mentre Vincenzo Melillo è stato punito con 3 anni e 6 mesi) e un dirigente occulto (Mauro Ulizio, squalificato 5 anni e multa di 100mila euro) costa dunque molto cara ai biancoblù, sebbene la richiesta del procuratore federale fosse stata di 20 punti. Prosciolto invece l’allenatore Marco Tosi, anch’egli indagato dalla Procura federale, oltreché dalla Dda di Catanzaro.
Così, nonostante lo sconto, la strada si fa sempre più in salita per i tigrotti. Il cui obiettivo a questo punto, realisticamente, è agguantare l’Albinoleffe per scaricare sui bergamaschi la retrocessione diretta e inserirsi nei playout, anche se oggi la forbice fra le due squadre è di 13 punti.
Diventa allora obbligatorio vincere lo scontro diretto con gli orobici previsto per sabato 6 febbraio (ore 17.30 allo Speroni) e poi prodursi in un ruolino di marcia eccezionale per raddrizzare una situazione a sole quattordici giornate dalla fine. Oltretutto, incassato il pesante verdetto, la società diretta da Emiliano Nitti e Patrizia Testa dovrà decidere in queste ore se intervenire sul mercato (che chiude proprio lunedì 1 febbraio alle ore 23) ingaggiando l’attesa punta.
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La nuova classifica
Cittadella punti 41; Feralpi Salò 37; Alessandria* 35; Pordenone 34; Bassano 33; Reggiana e Sud Tirol 32; Pavia 30; Padova 28; Cremonese*, Giana Erminio 25; Cuneo 24; Pro Piacenza 23; Lumezzane e Renate 19; Mantova 18; Albinoleffe 14; Pro Patria 1 (7 di penalizzazione).
*una partita in meno.
Ampi servizi sulla Prealpina di martedì 2 febbraio.