Ci sono voluti innumerevoli rinvii, ma a sei anni dal commissariamento della compagnia aerea Livingston, l’ex presidente Massimo Ferrero - attuale patron della Sampdoria - ha chiuso i conti per la bancarotta di cui era accusato.
Giovedì 4, a mezzogiorno, il gup Luca Labianca ha accolto il patteggiamento a un anno e dieci mesi comprensivo di un risarcimento da 850mila euro. Cifra neppure esorbitante se paragonata all’emorragia finanziaria contestata: 9 milioni e mezzo che dalla società di Cardano al Campo sarebbero confluiti nella sua azienda di produzione cinematografica.
L’avvocato Luca Pontisi dice soddisfatto: «La richiesta di patteggiamento, così come auspicato da noi legali, è stata favorevolmente accolta dal tribunale di Busto Arsizio, che ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche a dimostrazione del fatto che Ferrero ha avuto un ruolo assolutamente marginale nell’operazione Livingston, tant’è che risulta a suo carico la pena minore fra tutti i patteggiamenti e l’unico, appunto, con le attenuanti generiche prevalenti».