Dario Fo ha detto no. Il rifiuto dell’attore-scrittore-commediografo al Premio Chiara alla Carriera («Dopo il Nobel non accetto altri riconoscimenti») costringe gli organizzatori, che a lungo hanno insistito per onorare l’albo d’oro col nome del Nobel varesino per la letteratura 1997, a cercare un altro personaggio «di grande levatura», come ha detto Bambi Lazzati a denti stretti.
Venerdì 19 a Villa Recalcati, presente fra i tanti il presidente degli Amici di Piero Chiara, Romano Oldrini, presentazione dell’edizione 2016 e annesse iniziative collaterali. Non poche le novità. Siamo giunti all’edizione 28 e ciò significa che i miracoli esistono anche in campo letterario. Tener in vita un premio così particolare, riservato cioè a raccolte di racconti inediti in lingua italiana (quest’anno usciti in Canton Ticino o in Italia fra l’1 maggio 2015 e 30 aprile 2016, premiazione a Villa Ponti il 23 ottobre), in un territorio dallo scarso appeal culturale e investito dalla crisi economica che ha fatto fuggire sponsor pubblici e privati, non si può definire diversamente. D’altra parte, che gli organizzatori non abbiano paura si deduce anche dalla traccia scelta per il Chiara Giovani 2016, che è proprio “Paura” (gli elaborati, di giovani nati fra l’1 gennaio 1991 e 31 dicembre 2001, dovranno pervenire alla sede di viale Belforte 45 entro l’11 maggio). Tutte le info, per questo e altro, su www.premiochiara.it, sito totalmente rinnovato nella grafica e nel contenuto.