La novità di giornata è il ritorno a tempo pieno di Mattia Montini . L’attaccante è pienamente recuperato e, salvo inconvenienti dell’ultimo momento, sarà lui a guidare l’attacco della Pro Patria nella complicata trasferta di Cuneo in programma sabato 27. La lunga assenza della punta ex Benevento ha condizionato il cammino di una squadra che, in questa stagione, ha trovato più d’una difficoltà. Nell’allenamento di mercoledì 24 si sono notati i progressi del centrocampista Sampietro, il quale, a questo punto, potrebbe esserci anche lui in Piemonte. Per la sfida di Cuneo è stato designato l’arbitro Daniele Paterna di Teramo; assistenti Salvatore Marco Dibenedetto di Barletta e Giulio Fantino di Savona.
Intanto è quasi ufficiale l’anticipo della partita contro il Bassano di sabato 5 marzo che, in un primo tempo, doveva essere in programma alle ore 20.30 e che invece si giocherà, come richiesto dalla società bustocca, con inizio alle ore 17.30 (si attende l’ufficialità). Ma in questi giorni di Pro Patria non si è parlato solo a Busto Arsizio. «Di quanto è capitato contro Albinoleffe e Lumezzane – dice il presidente Emiliano Nitti – ho parlato con il presidente della Lega Gravina al quale ho esternato le rimostranze del club». Un passaggio che riporta l’attenzione su quanto è successo in questi giorni a Firenze dove si è cominciato a discutere dei futuri assetti della Lega Pro. In Toscana si è riunito il Direttivo di Lega, il quale ha preso in esame una serie di progetti tra cui il format innovativo per il prossimo campionato, che prevede anche l’allargamento dei playoff fino alla decima squadra. La Pro Patria, tramite il presidente Nitti che è anche consigliere di Lega, avrebbe intenzione di avanzare una sua proposta che punta, fra l’altro, a una revisione dei criteri che regolano ammissioni e ripescaggi. Uno dei punti salienti sarebbe quello dei conti in ordine – e il club bustocco è fra i più virtuosi dell’intera Lega - come principio dal quale partire. La questione dei bilanci, che diventa preminente, punta anche sulle fideiussioni che, in caso di riforma, non saranno più uguali per tutti ma legate ai costi della rosa. Il minimo sarebbe di 200mila euro. Pronto anche un salary cup che aiuterebbe il contenimento delle spese.
«Lunedì – la dichiarazione del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina - ci confronteremo in una riunione informale con i club sui temi che riguardano le problematiche della Lega Pro e sulle possibili soluzioni».