Non era dentista, non aveva l’abilitazione e la qualifica medica per esercitare quella professione. Ma, almeno nel caso finito in tribunale, praticava anestesie, estraeva denti, metteva gli impianti con perni fissi, ricostruiva denti, otturava, devitalizzava. Provocando anche un danno nel paziente.
E venerdì il giudice monocratico Maria Greca Zoncu lo ha condannato a sei mesi e quindici giorni più 20mila euro di risarcimento. Oltre a lui è stato condannato anche il direttore sanitario dello studio: cinque mesi per aver consentito all’odontotecnico di vestire il camice dell’odontoiatra con almeno sette pazienti uno dei quali, rappresentato in aula dall’avvocato Luca Abbiati, si è costituito parte civile. La sospensione della pena è subordinata al risarcimento del danno, in ogni caso si aprirà anche un filone civile.
La vittima, stando almeno a quanto ricostruito durante il dibattimento, a causa dell’intervento del libero professionista bustese avrebbe subito lesioni gravi e l’indebolimento permanente dell’organo della masticazione.