Cronaca di una paralisi (non) annunciata. Quella che sembrava un'innocua e spettacolare nevicata di inizio marzo, si è in breve trasformata in una calamità o quasi, bloccando nell'arco di poche ore la Città giardino e i suoi dintorni sepolte sotto uno strato di 10-15 centimetri di morbidi fiocchi bianchi (ma in zone più settentrionali, come la Valganna, dove la neve aveva iniziato a cadere prima delle 3, già intorno a mezzogiorno si segnalavano sui rilievi almeno 70 centimetri).
Gravissimi disagi sull'Autolaghi, dove già dalle 9.30 la situazione ha iniziato a precipitare, in particolare nella tratta Castronno-Varese: chiusure "a singhiozzo" degli svincoli di Buguggiate e Gazzada, controlli sulla dotazione di mezzi invernali ai mezzi in transito (rimandati indietro quelli sprovvisti di pneumatici da neve o catene), alberi carichi di neve con rami che pendevano verso la carreggiata (in particolare nel tratto di via Gasparotto in entrata verso Varese). Tempi di percorrenza degli ultimi quattro chilometri verso l'ingresso in città dilatati fino a un'ora e mezza, quasi due.
Non meglio è andato a chi pensava di utilizzare il treno: linea Gallarate-Luino bloccata da metà mattina, al posto dei treni sono stati istituiti dei mezzi sostitutivi "su gomma" (pullman) che però si sono dovuti confrontare con una situazione a dir poco critica del traffico.
E le strade cittadine lasciavano a loro volta per lo meno a desiderare, con lamentele e proteste per la scarsa presenza di mezzi spazzaneve che si è puntualmente diffusa tra i cittadini innervositi dalle attese, le sbandate fuori programma e i tamponamenti subiti. Problemi per gli allievi del Keynes di Gazzada, lasciati "a piedi" dal servizio bus a causa della situazione critica delle strade. Tanti gli alberi caduti un po' ovunque, dalla Schiranna alla Folla di Malnate, a bloccare le carreggiate e rendere ancora più critiche le condizioni del traffico.
Non mancano i blackout in vari quartieri e comuni della provincia, da Velate a Travedona Monate, da Casbeno al Sacro Monte.
Vittima del maltempo anche lo sport: oltre alle gare di seconda e terza categoria già sospese in mattinata, non è andata molto meglio nelle categorie superiori. La Federazione ha invitato le società ospitanti delle gare di domenica 6 a segnalare l'indisponibilità del campo entro le 16, dopodiché verrà presa una decisione globale. Sicuramente la neve sul terreno di gioco del "Franco Ossola" di Masnago porterà all'annullamento di Varese-Arconatese, big match d'Eccellenza in programma nel pomeriggio di domenica (che avrebbe potuto sancire la promozione dei biancorossi in serie D). Ma la situazione è ancora in divenire.
Nel pomeriggio di sabato, come annunciato, la neve ha lasciato spazio alla pioggia (e in serata la situazione è migliorata, con lo stop alle precipitazioni), ma i disagi sono continuati a lungo. Alle 17 la circolazione dei treni risultava ancora sospesa tra Gallarate e Varese mentre, sull'altra linea (quella delle Nord) le avverse condizioni meteo hanno costretto a bloccare la tratta Varese-Barasso.
I molti alberi caduti e abbattutisi sui cavi elettrici hanno provocato numerosi cali di tensione: in particolare molto critica la situazione al Sacro Monte, ma anche a Casbeno e Velate.
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