Preso lo stalker che aveva tappezzato il paese di volantini con messaggi, anche pesanti, rivolti a una misteriosa Bianca di Luna: è stato trovato grazie alla videosorveglianza comunale, che lo ha immortalato durante uno dei suoi raid, e pare sia stato identificato. Al riguardo la polizia locale, che ha svolto le indagini per due giorni visionando tutte le registrazioni, è piuttosto abbottonata: al comando di via Dante riferiscono solo «renderemo noti gli sviluppi della vicenda».
Una vicenda cominciata come una burla ma che in realtà sarebbe una sorta di stalking: certo inusuale, alquanto poco comune, ma pur sempre stalking. I messaggi, i primi dei quali sono comparsi circa tre settimane fa, sono davvero indecifrabili: «Vieni al Regina Pacis e conosci la signora Bianca di luna», «Bianca di luna, ti nascondi alla verità» sono solo alcune delle scritte, in apparenza farneticanti. Sul web, volando di pagina in pagina su Facebook, si era addirittura scatenata una caccia all’autore: «Chi li sta piazzando e chi è Bianca di luna?», si domandava chi li trovava - scritti a mano, in stampatello, col pennarello - su cestini dei rifiuti e giochi del parco di Villa Borletti, sulla facciata del cineteatro parrocchiale, sulle cabine elettriche e del gas, sui muri di case e strutture comunali. Si è giocato di fantasia, ipotizzando lo scherzo di qualcuno o un serrato corteggiamento rivolto a qualche ragazza. Fino a quando i messaggi si sono fatti più spinti e violenti, come l’ultimo: «Fai vedere la donna e signora che sei: ti vergogni». Ebbene, la polizia locale si è rimboccata le maniche, mettendosi alla ricerca dell’autore visionando tutti i filmati delle telecamere dei giorni scorsi. Un lavoro certosino, che ha richiesto impegno e pazienza, ma alla fine è stato premiato: ecco lo stalker, immortalato di notte mentre appendeva i volantini nei pressi della scuola materna San Carlo Borromeo e del Cineteatro San Giuseppe. Questo epilogo, che con ogni probabilità porterà a una denuncia, rappresenta per Bianca di Luna la fine di un incubo. Tutto merito della videosorveglianza su cui l’amministrazione civica ha dirottato molte risorse: un sistema di ultima generazione, che consente di visionare i dettagli dei filmati (targhe e volti) anche con le condizioni atmosferiche più avverse e col buio. La soluzione di questo caso lo dimostra.