«Duce oh Duce ....quando ti reincarni?». È il commento affidato alla bacheca di Facebook dal sindaco Cristina Bertuletti. A distanza di pochi giorni dall’attacco al segretario nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, alla quale aveva augurato la «pena capitale» perché guadagna troppo, stavolta il primo cittadino invoca il ritorno del Duce. Immediatamente si è scatenata la polemica sul web. Per il momento le opposizioni in Consiglio comunale preferiscono non commentare: nei prossimi giorni decideranno se presentare una mozione per chiedere chiarimenti al sindaco, ipotizzando eventualmente la richiesta delle sue dimissioni.
Orlando Rinaldi, segretario cittadino del Pd, è lapidario: «È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni come un sindaco usi parole così forti, fuori anche dalla storicità del momento. Senza dimenticare che la nostra Costituzione vieta la ricostituzione del fascismo». Indignato anche il segretario provinciale del partito e sindaco di Malnate, Samuele Astuti: «Parole gravissime. Un sindaco rappresenta tutti i cittadini, ha un ruolo pubblico». In realtà in paese le dichiarazioni del primo cittadino non hanno scosso la comunità: forse perché legate solo ai social network e ai quasi cinquemila amici virtuali di Bertuletti conosciuta sì come estremista, visto che non ha mai fatto mistero delle sue opinioni, ma allo stesso tempo attiva e sempre disponibile. Eppure le parole suonano pesanti anche perché arrivano dopo il commento dello scorso lunedì dopo aver passato il sabato fianco a fianco dei volontari della protezione civile a lavorare per la forte nevicata: «Riflessione. I volontari della protezione civile che sono gratuitamente al servizio dei cittadini, i vigili del fuoco sottopagati che affrontano situazioni rischiose e poi c’è lei, la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, che percepisce centinaia di migliaia di euro, addirittura più del doppio di quello che prevede il loro regolamento! Non rischia nulla, nessuno la critica, merita solo l’esecuzione capitale (una a sua scelta)».
Cristina Bertuletti non fa un passo indietro rispetto alla provocazione su Benito Mussolini, anzi rivendica le sue posizioni sottolineando «Italianucoli ottusi ... siete sotto dittatura e non ve ne accorgete» e ancora «Io sono leghista e ripudio tutto ciò che accomuna gli italioti, specie se rossi. E pure rosé».
C’è chi dice che dietro queste esternazioni ci sia una precisa volontà di accendere i riflettori in vista di una futura campagna elettorale a livello regionale, ma Bertuletti smentisce: «Finisco il mio secondo mandato di sindaco e torno al mio lavoro, non ci penso proprio».