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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Binda deperisce in carcere»

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«Binda deperisce in carcere»

«Quella della riesumazione del corpo di Lidia è una scelta sicuramente dolorosa per la famiglia. Noi non ci siamo opposti perché esiste qualche possibilità che gli esami degli specialisti diano un contributo importante, forse fondamentale, all’accertamento della verità. E chiaramente se fosse possibile recuperare il Dna dell’assassino e fosse diverso da quello del nostro assistito Stefano Binda, per la difesa sarebbe la svolta decisiva».

L’avvocato Sergio Martelli, uno dei due difensori di Binda, l’ex amico quarantottenne di Lidia Macchi in carcere dal 15 gennaio scorso con l’accusa di averla uccisa il 5 gennaio 1987, commenta così il conferimento dell’incarico della riesumazione del corpo della vittima e di nuovi accertamenti su di esso. Intanto dal carcere di San Vittore, dove Binda è recluso, arrivano notizie inquietanti: il presunto assassino, dipinto come sereno dai suoi avvocati, dal punto di vista fisico sembra però soffrire per la privazione della libertà. Nelle ultime settimane avrebbe perso infatti una decina di chili.

Ampi servizi sulla Prealpina di martedì 15 marzo.


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