Scatta da settembre l’ultimo semestre effettivo del mandato (il secondo, non potrà quindi ricandidarsi). Il sindaco Attilio Fontana avrà pieni poteri fino a 45 giorni prima delle elezioni che s’ipotizzano ad aprile, massimo maggio. Sei mesi, solo, ma intensi.
«Lascerò una grande eredità a chi verrà dopo di me: avrà tante inaugurazione da fare». E snocciola qualche opera: la pista di atletica a Calcinate degli Orrigoni; il progetto dell’ex Malerba, con gli interventi connessi sulla viabilità, «siamo all’ultimo passaggio burocratico»; il nuovo parcheggio in via Sempione; l’insediamento dell’accademia a Villa Mylius , «stiamo lavorando per l’affidamento»; il piano di sistemazione degli impianti di illuminazione pubblica, «stiamo limando le ultime questioni». «Questo è ora possibile grazie anche al fatto che si sono sbloccate risorse e si è trovata la giusta soluzione per ogni progetto». «Fortunato il mio successore... » ribadisce Fontana, rientrato lunedì 24 agosto a Palazzo Estense dalle vacanze. «Sono andate molto bene».
Ma non teme che la prossima amministrazione, se di centrosinistra, possa stoppare alcune opere o, come già annunciato, “smontare” pezzo a pezzo il Pgt (piano di governo del territorio), il nuovo strumento urbanistico approvato quest’anno? «Picconare il Pgt non avrebbe senso, al di là delle scelte e delle convinzioni delle diverse forze politiche. Non lo avrebbe perché con la crisi dell’edilizia che stiamo attraversando, andare a stravolgere le previsioni peggiorerebbe solo la situazione. E poi mi domando: il centrosinistra ha davvero l’intenzione di cambiare un Pgt che ha, tra le sue linee fondamentali, la tutela del verde e delle zone non cementificate?».
Capitolo elezioni. La Lega, movimento in cui Fontana milita dalla prima ora, aprirà a fine settembre la campagna elettorale con una grande festa all’ippodromo di Varese. Come nel ‘96 alla Schiranna. «A differenza degli altri, noi abbiamo le idee chiare, sappiamo che cosa proporre, non viviamo di continue contraddizioni. Un esempio? Gli amici dell’Ncd plaudono alla parole del cardinal Bagnasco sulla famiglia e poi appoggiano il governo che dice l’esatto contrario, O ancora il tema dell’immigrazione: fino a sei mesi fa a Varese avevano sostenuto alcune raccomandazioni mentre a livello nazionale la pensano in modo diverso. Gli unici coerenti siamo noi».
Lega da sola alla prossime amministrative sul territorio? «Non ho detto questo. Dico che non siamo noi ad andare con qualcuno ma altri a venire con noi». Imposizione? «No. La Lega è pronta al confronto, alla condivisione e anche a modificare qualche posizione. Fermi restando però i principi politici».
Tipo? «Il no all’immigrazione clandestina. Il Comune di Varese, con me sindaco, non fornisce risorse e strutture per accogliere i migranti. Non lo facciamo perché manca un progetto da parte del governo: dicano quali sono le scuole, gli strumenti di integrazione, le case e soprattutto il lavoro per questa gente. Allora possiamo discutere». Per il Carroccio, conferma Fontana, la soluzione al fenomeno «dell’incessante immigrazione» è quella degli aiuti affinché i migranti possa stare nei paesi di origine. «Perché non tutti scappano da guerre: i 210 marocchini sbarcati con l’ultima nave non sono profughi, in Marocco non c’è un conflitto. Lo stesso per chi proviene dal Senegal. La verità è che questa gente viene qui perché convinta di trovare fortuna, lavoro e soldi. Li stiamo illudendo, è un presa in giro. Il problema è che il governo non prende decisioni, in un senso o nell’altro».
Tornando quindi alla campagna elettorale, il sindaco (posizione anche questa unanime nella Lega varesina) è tendenzialmente contrario alle primarie per la scelta del candidato alla sua successione.
Si vedrà. Una provocazione da amarcord: esattamente un anno fa, scoppiava il caso dei cipressi californiani dei Giardini Estensi. Il Comune voleva abbatterli, ci fu una protesta, accompagnata dalla permanenza a oltranza di un ragazzo su uno degli alberi da segare, e alla fine l’intervento venne cancellato. Fontana allarga le braccia: «Non era una questione prioritaria». Ma poi attacca: «Ho visto che sono state abbattute altre piante poi, anche più importanti, ma non ho visto proteste e gente pronta ad arrampicarsi per salvarle».