Incredulità, dolore, strazio. S'inseguono su Facebook i commenti dei parentie degli amici dei sei giovani varesini coinvolti nel tragico schianto avvenuto la mattina di martedì 25 agosto, verso le ore 7.15, a Nardò, nel Salento.
Drammatico è il bilancio dello scontro tra la Peugeot 308 su cui viaggiavano i sei amici in vacanza e che s'è immessa sulla strada provinciale 112 da una strada ponderale, e un camion Iveco Trakker, condotto da un sessantatreenne brinsisino, che l'ha centrata, spazzandola nei campi oltre la carreggiata: due morti, un giovane in condizioni critiche, due feriti gravi e un altro ventenne, un besozzese, con ferite serie ma per fortuna dichiarato fuori pericolo. Stando alla prima ricostruzione - smentita però a caldo dai famigliari di una delle vittime - quest'ultimo ragazzo si sarebbe salvato perché viaggiava nel bagagliaio dell'auto.
Mattia è il fratello minore di Nicolò De Peverelli, padre dirigente, madre commerciante, giocatore di football americano nei Varese Gorillas e morto a 20 anni appena compiuti, insieme con l'amico Marco Fiori che di anni ne aveva compiuti 22 a giugno. Proprio Mattia stampa su Facebook il suo dolore inconsolabile: "È solo un brutto sogno non è reale, ditemi che sto sognando e domani sarà tutto uguale vi prego!". E aggiunge, raccogliendo l'affetto e il cordoglio di centinaia di persone: "Lui il mio angelo, il mio guerriero, la nostra forza, non è giusto, non ci voglio credere, non posso!! Non posso credere che non ci sei più, che non mi sgriderai, non mi darai più il tuo sostegno, non ci sarai più! La tua forza ci aiuterà a migliorare e a continuare anche se hai creato un vuoto incolmabile! Veglia su di me, sulla mamma e su tutti! Addio mio guerriero!".
Analogo il sentimento di sgomento che lascia il vuoto improvviso per chi era legato a Fiori, figlio di Maurizio, già dirigente dei Mastini Hockey Varese e oggi consigliere regionale della Fisg, partito immediatamente da Varese alla volta del Salento con la moglie.
"Ciao Marco R.I.P... scommetto che continuerai a giocare da lassù... ti voglio ricordare come un mastino" e ancora "Frate' proteggici da lassù ti voglio bene per sempre" e un eloquente "No, no, no!!!" sull'abisso che spalanca la morte inaspettata di chi si ama.
Una gara di messaggi di sostegno, invece, è quella che s'insegue sulla pagina di Andrea B., il giovane che versa in condizioni critiche. Uno per tutti: "So perfettamente quello che stai passando, xk 6 anni fa in questo momento ero al tuo posto e tu x come sto facendo io, eri qui a scrivermi di non mollare.. Bene ora sono io a dirti di non MOLLARE !!! mettici tutta la grinta che puoi, e lotta fino all'ultimo sforzo xk appena ti sveglierai (e ne sono certo) saremo qui tutti quanti ad aspettarti a braccia aperte.. Sii forte Gnaro...!!!".
I sei ragazzi rientravano da una notte spensierata al Parco Gondar di Gallipoli dove avevano assistito al concerto del venticinquennale dei Punkreas e a quello di altri due gruppi musicali. Avevano preso casa, da qualche giorno, nelle campagne di Nardò e da Gallipoli vi stavano rientrando quando, in località Posto di blocco a Pagani, si sono schiantati contro il Tir. Fatale una distrazione all'incrocio sulla Sp 112 forse dovuta alla stanchezza, fors'anche allo stato psicofisico di chi era alla guid'auto. Infatti, secondo l'Ansa - che riporta fonti ufficiali - i tre ragazzi ricoverati all'ospedale Vito Fazzi di Lecce (uno in rianimazione, uno nella rianimazione neurochirurgica e un altro in chirurgia) sono risultati positivi all’alcol test e due di loro anche alla cannabis. Il sesto componente della comitiva, che ha riportato ferite lievi, è ricoverato all'ospedale di Gallipoli: a oggi, a parte il conducente del tir e ad alcuni passanti, è l'unico dei sei amici che può provare a raccontare agli inquirenti quel che è successo.