C'era letteralmente mezza Varese, all'interno della Basilica di San Vittore, per l'estremo saluto a Dario Fantinato, l'imprenditore di 65 anni, ucciso domenica 20 da un tragico incidente durante un volo sul suo autogiro con l'amico Antonio Guidotti. Folla in chiesa, folla nel piazzale, in attesa del rito funebre. Almeno duemila persone, tra quanti hanno affollato le file di panche in chiesa e quanti sono rimasti nel piazzale, hanno deciso di tributare l'ultimo commosso saluto a Fantinato.
Dopo il Rosario che ha preceduto le esequie in una basilica già gremita, sono iniziati i riti funebri veri e propri, celebrati dal prevosto monsignor Luigi Panighetti con altri sacerdoti, tra i quali don Aniello Manganiello. Fra i tantissimi presenti c'erano anche i genitori di Antonio Umberto Guidotti, papà Alberto Cesare e mamma Carla, mentre don Stefano, cugino di Antonio, ha letto il brano del Vangelo di Luca su Lazzaro; c'erano i Monelli della Motta, i City Angels, gli amici degli Zanzarones, amministratori locali e candidati sindaci di Varese.
Nella sua omelia, monsignor Panighetti ha sottolienato il grande dolore e sgomento che hanno colpito di fronte a questa tragedia, "un mistero che non riguarda solo Gesù Cristo ma noi tutti... perché Gesù ha vinto la morte per sé e per noi".
"Siamo certi - la chiusura della predica - che Dio anche da questa sofferenza saprà trarre cose buone per ciascuno di noi". Commoventi le parole di don Mangaliello, che si è detto colpito da un "dolore assurdo, ma che invita tutti noi, testimoni di quello che Dario ha saputo fare, a camminare sui suoi passi". All'uscita del feretro dalla Basilica, in piazza San Vittore si è levato uno scrosciante applauso.
I familiari di Fantinato, i fratelli, la compagna Valeria madre del piccolo Davide, avevano invitato a sostenere l’amico Don Aniello Manganiello devolvendo offerte a: “Associazione Ultimi”, Iban: IT 10V0760115200001016919712.
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