Il tappeto di rifiuti d’ogni tipo rimane sotto il livello della strada e quindi per questo meno visibile. Ma ad avvisare passanti e automobilisti di quello che potrebbero trovare se si affacciassero dalla ringhiera di via Nino Bixio, c’è ora un’indicazione “fai da te”: un grosso cartello vergato a pennarello nero che in stampatello recita “Qui dietro la discarica di Varese”. Chi sia il responsabile della protesta al momento non è dato sapere, ma di certo c’è il fatto che l’avviso ha attirato l’attenzione di molte persone che, forse per la prima volta, hanno allungato lo sguardo verso la scarpata che digrada verso i binari della ferrovia. Lo spettacolo è impietoso: una rivetta ricoperta da vegetazione, su cui però nel tempo si sono accumulati rifiuti di vario genere. Bottiglie, sacchetti e cartacce hanno creato un vero e proprio tappeto d’immondizia. E se prima del cartello lo scenario poteva anche passare inosservato a chi percorreva via Bixio, tutt’altro discorso vale per chi arriva in città a bordo dei treni: lì i rifiuti risultano quasi “ad altezza uomo” e quindi perfettamente visibili.
Ma a chi tocca la pulizia? Dagli uffici comunali spiegano che la competenza è in capo alle ferrovie, che il problema è già stato segnalato più volte e che a breve dovrebbero arrivare gli addetti incaricati.
Per i residenti della zona la misura è ormai colma: «La colpa non è solo loro, ci mancherebbe – premette un abitante di via Bixio – ma credo che buona parte dei rifiuti sia gettata giù dalla scarpata dai questuanti che ogni giorno stazionano all’incrocio. Se si osserva attentamente il tipo di immondizia, si nota infatti che sono perlopiù cartacce, bottigliette, pezzi di cibo e succhi di frutta e da qui non passano così tanti pedoni da produrre questa discarica. E sono anche ben visibili i pezzi di un cartello utilizzato dai mendicanti per chiedere l’elemosina».