Violenza sessuale ai danni della figlia minorenne della convivente, arrestato. Nella mattinata di sabato 2 gli agenti della Squadra Mobile hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip di Varese nei confronti di un italiano di 50 anni residente in un Comune dell’Alto Varesotto, sul litorale del lago di Lugano.
La bambina, di età inferiore ai 14 anni, aveva confidato il forte disagio che stava vivendo e manifestato propositi suicidi alle compagne di classe, che avevano informato le insegnanti. Sollecitata a comporre un tema in cui raccontava della sua vita (uno stratagemma per indurla con discrezione ad aprirsi), la vittima aveva confermato le violenze subite, descrivendo un quadro allarmante e complicato.
Durante le indagini, coordinate dalla Procura di Varese, erano state raccolte le dichiarazioni della bambina e si era optato per l’immediato allontanamento sia dal patrigno, che dalla madre, che non aveva creduto ai racconti della figlia appoggiando il compagno.
Nel corso della fase investigativa gli inquirenti avevano appreso che la ragazzina, poco tempo prima, si era anche rivolta ad una farmacista per un test di gravidanza. Anche il fratellino era stato affidato ad una Comunità poiché vittima di maltrattamenti da parte dell’uomo. Al termine degli atti di rito, il cinquantenne è stato trasferito nel carcere dei Miogni.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola domenica 3 aprile