«Roberto Formigoni ha venduto la propria funzione di presidente della giunta regionale lombarda ai vertici della Fondazione Maugeri e, per farlo, ha piegato un’istituzione come la Regione Lombardia e tutta la filiera di comando, della quale faceva parte anche l’ex direttore generale della sanità lombarda, il varesino Carlo Lucchina, agli interessi suoi e della sua cerchia di amici, molti dei quali legati al Movimento Popolare e all’universo di Comunione e Liberazione».
Pacata ma inesorabile, la pm milanese Laura Pedio ha snocciolato il suo durissimo atto di accusa nei confronti dell’ex presidente regionale (oggi senatore Ncd) e del «sistema corruttivo da lui messo in piedi con il contributo dei faccendieri Pierluigi Daccò e Antonio Simone», nel corso della sua requisitoria fiume nel processo Maugeri, protrattasi per l’intera udienza di mercoledì 6 aprile a Milano e la conclusione è prevista nell’udienza di lunedì 11 aprile.
Ampio servizio sulla Prealpina di giovedì 7 aprile.