È in azione durante tutto l’arco della giornata una spazzatrice per cercare, nel limite del possibile, di tenere pulite le strade del paese interessate dal transito di numerosi camion carichi di terra per l’intensificarsi, in centro paese, degli scavi nei cantieri della ferrovia Arcisate-Stabio.
«Ci sono arrivate alcune lamentele di residenti nella zona interessata dai lavori per le strade sporche di fango - dice il sindaco Angelo Pierobon - L’impresa sta facendo di tutto per limitare i disagi, che in una certa misura sono però inevitabili. La spazzatrice è sempre in azione, ma il viavai dei numerosi camion provenienti dai cantieri è continuo ed è inevitabile la produzione di polvere ed il fatto che possa rimanere della terra sulle strade. Si deve avere pazienza, ma è certo un fatto positivo che i lavori siano ripresi a pieno regime».
Pierobon aggiunge: «Possiamo già considerarci fortunati per il fatto che, grazie alla nuova tangenziale aperta in ottobre che dalla nostra zona industriale raggiunge Bisuschio, i camion provenienti dai cantieri di Induno Olona non attraversino il centro di Arcisate, cosa che avrebbe creato maggiori problemi alla viabilità sulle strade interne del paese».
La terra risultante dallo scavo della trincea nella quale correrà il doppio binario della nuova linea internazionale che collegherà Malpensa a Lugano viene trasportata all’ex cava Femar di Viggiù. Dalla zona centrale di Arcisate, i camion raggiungono la nuova tangenziale, per poi immettersi da questa sulla strada del Baranzello, che Rete Ferroviaria Italiana sistemerà a sue spese a compensazione dei disagi causati dal cantiere e che potrà essere utilizzata dai frontalieri diretti al valico di Gaggiolo, che eviteranno così di attraversare il centro abitato della frazione Brenno Useria.
Sono due i punti in una zona centrale di Arcisate dove si stanno effettuando scavi. Da alcune settimane è in corso quello per le fondamenta della nuova stazione, che avrà le banchine interrate ma sorgerà a ponte sui binari, a poche decine di metri dal sedime del vecchio edificio sulla tratta Varese-Porto Ceresio, che era stato demolito. Le ruspe caricano la terra sui camion che escono su via IV Novembre.
Nei giorni scorsi si è ripreso a scavare la trincea in via Cavour, verso il confine con Induno, dove nello scavo già aperto negli anni passati si formava una pozza di acqua stagnante davanti alle case. I camion impiegati su questo cantiere percorrono il primo tratto di via Cavour e quindi la via Lagozza, per raggiungere il rione Sant’Alessandro e la via Cantello, da dove s’immettono in tangenziale.
Il sindaco: «L’impresa
sta facendo
il possibile
per limitare
i disagi»