«Ma quali profughi? Solo caos e preoccupazione». E’ un duro attacco quella che parte dalla Lega Nord nei confronti degli immigrati che mercoledì mattina avevano dato vita ad una manifestazione dinanzi alla Prefettura.
I motivi della protesta degli stranieri? I tempi lunghi del rilascio dei documenti e le condizioni dell’alloggio, «in dieci in una stanza».
Il consigliere provinciale del Carroccio, Giuseppe Longhin, disapprova l’iniziativa dei 40 stranieri. «Tanto per cominciare, è corretto definire profughi ragazzi tra i 20 e i 25 anni, provenienti da Gambia, Senegal e Mali? Non sono piuttosto semplici immigrati in cerca di lavoro e privi di documenti?». E scatta la critica, severa: «Persone così non si chiamano clandestini? E’ normale che 40 clandestini prendano un treno a Somma Lombardo e, al grido di “abbiamo bisogno di libertà”, arrivino fino all’ufficio del Prefetto senza alcun controllo? Quanti di noi sono stati fermati per molto meno?».
Secondo l’esponente della Lega, la manifestazione andava forse bloccata prima che arrivasse in piazza Libertà.
E l’analisi di Longhin prosegue in un crescendo di polemica: «Ammesso che le loro lamentele siano fondate, vogliamo capire, una volta per tutte, che c’è chi si arricchisce sulla pelle di questa gente e di noi tutti? Chi ha interesse ad intascare i 35 euro giornalieri? Chi c’è dietro le cooperative che vincono i bandi?».
Le perplessità di Longhin vengono “amplificate” dal consigliere regionale del Carroccio, Emanuele Monti, varesino. «La protesta dei presunti profughi davanti a Villa Recalcati dimostra una volta di più la gravità della situazione in Provincia di Varese. Ma dietro a tutto ciò c’è qualcuno che si sta arricchendo per davvero». «Abbiamo saputo - aggiunge l’esponente leghista - che questi signori che protestavano per avere permessi di soggiorno senza scadenza, sono ospitati da una certa cooperativa agricola, già citata in un recente libro sulla situazione profughi, che sembrerebbe farla da padrone sul territorio per quanto riguarda il discorso dell’accoglienza. A questo proposito ho chiesto un appuntamento con il Prefetto Giorgio Zanzi, che si terrà la prossima settimana, circa la situazione complessiva degli immigrati in Provincia, al fine di avere un quadro il più chiaro e completo possibile». «Va detto che ci sono aziende con oltre dieci appalti sulla gestione degli immigrati, numeri capaci di fruttare milioni di euro, tutti provenienti dalle casse dei cittadini».
E ancora, da Monti: «Per quanto riguarda la nostra città, come Lega Nord chiediamo al sindaco Attilio Fontana, e al suo successore, che confidiamo sarà Paolo Orrigoni, di fare quanto possibile per impedire l’apertura di centri profughi. Non vogliamo che Varese sia invasa dagli immigrati». Il consigliere regionale Monti è tra l’altro nella commissione regionale antimafia.
Tornando alla manifestazione di mercoledì davanti alla Prefettura, anche il consigliere provinciale di Forza Italia Piero Galparoli, nutre stupore per l’arrivo, senza controlli, dei 40 stranieri in treno da Somma Lombardo. «Le perplessità manifestate nella mozione erano e sono fondate, soprattutto per ciò che riguarda la sicurezza. Condivido i timori espressi dal collega Longhin della Lega Nord. L’accoglienza deve esistere, e va bene, ma non può andare a scapito della tranquillità e della sicurezza dei cittadini».