Atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale: sono le accuse che hanno portato in carcere un tunisino di 36 anni, arrestato dagli agenti della Volante per le minacce e le violenze rivolte all’ex fidanzata.
E’ successo giovedì 7 quando in questura è arrivata la richiesta di aiuto della donna, dipendente di un bar cittadino. Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato l’esagitato, palesemente in stato di ebbrezza, seduto a un tavolino del locale dove la donna lavora. L’uomo aveva «all’attivo» una precedente denuncia per maltrattamenti ai danni della donna ed era stato colpito da un provvedimento di divieto di avvicinamento.
Alla vista dei poliziotti, il tunisino ha iniziato ad imprecare nei confronti della donna e ha tentato di colpirla con un pugno, ma è stato prontamente bloccato. Poi l’ha anche minacciata di morte e cercato di afferrare un coltello, ma ancora una volta è stato bloccato da un agente. A questo punto, l’uomo si è scagliato con insulti, calci e pugni contro i tutori dell’ordine, venendo alla fine immobilizzato e ammanettato.
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