«Noi vogliamo bene a Varese: la città non merita che il suo centro storico, un tempo così bello, diventi un luogo di degrado, dimenticato e abbandonato: bisogna fare qualcosa». Rossana Gualco, che ha un negozio di abbigliamento intimo in piazza San Vittore, nel cuore della città, non ci sta a vedere morire il centro senza muovere un dito. E allora, armata di carta e penna, si è recata di bottega in bottega a raccogliere le firme dei colleghi. «In mezza mattina hanno firmato al volo venti colleghi e ora andrò avanti - fa sapere - Siamo tutti d’accordo: bisogna fare qualcosa prima che sia davvero troppo tardi». Perché, sono parole sue, «la bella gente, quella che un tempo affollava la nostra città, deve tornare nei negozi. Non è solo un problema di crisi: guardiamo l’esempio di Como, che è molto più curata e ricca d’iniziative che attraggono i turisti di quanto non sia Varese».
E quando si chiede alla portavoce quali siano i problemi più urgenti, Rossana Gualco non esita: «Da almeno 25 anni si attende in via Sempione un parcheggio multipiano: dove lasciano le auto i clienti? Io non ho nulla contro la Lega che da una ventina d’anni governa la città, ma mi spiace constatare che tutte le promesse fatte a noi commercianti non sono state mantenute».
Il degrado, secondo i negozianti, non significa mancanza di pulizia («anzi, la città è pulita»), ma piuttosto mancata attenzione verso quelle manifestazioni e iniziative collaterali che rendono un piacere venire qui.