Il mese scorso era stato arrestato e condannato a sette mesi per resistenza a pubblico ufficiale, perché dopo essersi abbuffato di pesce al ristorante (il conto era stato di 109 euro) si era alzato e si era allontanato, cercando di seminare i poliziotti che nel frattempo erano stati chiamati dal gestore.
Da allora il pregiudicato, 35 anni, ha fatto pratica e ha trasformato la bravata di una sera in uno stile di vita. Ora dorme su un panchina al parco, dove in qualità di sorvegliato speciale tutte notti tra le 23 e le 7 del mattino riceve la visita di una pattuglia della polizia; ma di tanto in tanto si presenta in qualche ristorante, dove mangia e non paga. Ultimamente neanche più scappa, perché ha capito che in questo modo se la cava con una semplice denuncia.
Sembra una storia assurda, invece è tutto vero. Ai primi di marzo, dopo la scorpacciata di pesce al Mare Blu e il bisticcio con i poliziotti, l’uomo era stato condannato a 7 mesi e 10 giorni di reclusione, poi senza passare dal carcere era stato affidato a un parente. Allora l’unico provvedimento restrittivo adottato nei suoi confronti era stato l’obbligo di presentazione in commissariato. Poi però la situazione con il parente si era fatta tesa, e dopo qualche settimana il 35enne era stato costretto a scegliersi un nuovo domicilio. Dove? Visto che non aveva una casa dove andare, aveva scelto la panchina del parco. Sorvegliato speciale, si sarebbe fatto trovare lì ogni sera dalle 23 alle 7, così la polizia avrebbe sempre saputo dove trovarlo.
Su una panchina si può sempre vivere, soprattutto con l’estate alle porte. Ma per mangiare? Ecco quindi che forte dell’esperienza maturata il mese scorso il pregiudicato ci ha riprovato. Una volta, due, tre. Sempre in ristoranti diversi, sempre facendosi delle grandi scorpacciate. Poi quando arrivava il conto (sempre tra i 100 e i 200 euro), l’uomo ammetteva candidamente di non poterlo pagare. Adesso il pregiudicato non scappa più, si limita ad attendere gli agenti e a farsi denunciare per insolvenza fraudolenta. Un reato per il quale non è previsto l’arresto in flagranza di reato.
Allo stato, l’uomo ha già accumulato tre denunce diverse. Ma vista la piega che hanno preso gli eventi, c’è da scommettere che nei prossimi giorni il pregiudicato si presenterà in qualche altro ristorante. Per lui, l’importante è finire la cena entro le 23, in modo da presentarsi poi puntuale all’appuntamento con la pattuglia. Nel frattempo, può accumulare tutte le denunce che vuole.