«Stavolta il sogno lo realizziamo davvero». Sente il traguardo possibile Simona Sangalli, presidentessa del comitato locale della Croce Rossa Italiana. Sente, soprattutto, che «dopo tantissimi anni di speranza ci sono le condizioni per realizzare una nuova sede, funzionale, tutta nostra». E l’atto di cessione del diritto di superficie di un terreno idoneo per 99 anni, deliberato dal consiglio comunale, «è il tassello decisivo dopo un anno di impegno per rimettere in piedi il percorso che tante volte si era interrotto». Lo storico progetto per uscire dall’ormai troppo stretta e troppo vecchia casa di via Castelfidardo è stato mille volte ripensato, ritoccato, riposizionato. Ora è pronto a ripartire per piazzarsi in via dei Sassi, in pratica di fronte all’ospedale e ai campi da tennis, in un’area oggi occupata da una casa bianca da abbattere e da un’invadente vegetazione. Rispetto alla vecchia proposta, due dei 400 volontari del gruppo di soccorritori (composto anche da 27 dipendenti e dal corpo delle infermiere volontarie, «tutta gente che non finirò mai di ringraziare per quello che fa») si sono messi gratuitamente d’impegno, sfruttando le loro competenze di architetti assieme alla stessa Sangalli, per produrre una bozza utile alla prima fase burocratica. E il lavoro fatto da Giulio Turconi e Michele Pellegatta rende l’idea di quanto si svilupperà - ora su un solo piano - da settembre in poi, quando l’iter entrerà nella fase del cantiere. Perché la Cri vuol correre «e la nostra speranza - prosegue la presidente da poche settimane riconfermata - è che il taglio del nastro avvenga per la fine del 2017, al massimo nei primi mesi dell’anno dopo».
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