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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Bimbo sul cornicione. Salvato

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I vigili del fuoco in via Magenta (Pubblifoto)

Attimi di paura nel pomeriggio di venerdì 28 agosto, quando per alcuni interminabili minuti un bimbo di sei anni è rimasto appeso nel vuoto, aggrappato alla parte esterna del parapetto di un balcone al secondo piano di una palazzina di via Magenta, a Legnano.
Fortunatamente la brutta avventura ha avuto un lieto fine: il piccolo è stato salvato dal tempestivo intervento di alcuni passanti, che sono riusciti a entrare in casa e a riportarlo sul balcone prima ancora dell’arrivo dei vigili del fuoco. Tutto è successo poco dopo le ore 14.30. I primi ad accorgersi del bimbo sono stati dei residenti in via Palermo, che dai loro balconi hanno notato il bimbo attaccato in precario equilibrio sul lato esterno del parapetto.
Sembra, infatti, che il piccolo, rimasto nell’appartamento da solo, abbia tentato di passare sul terrazzo di fianco al suo, dove pensava si trovasse un compagno di giochi che però a sua volta in quel momento non era in casa.

Nel suo tentativo da equilibrista il piccolo si è evidentemente spaventato, bloccandosi a metà strada sospeso nel vuoto a circa sette metri di altezza. Il bambino non riusciva più né ad andare avanti né a tornare indietro, e così ha iniziato a gridare. Le sue urla non sono sfuggite a un’anziana dall’altro lato della strada, che lo ha notato appeso nel vuoto. Subito è stato allertato il 115. Il piccolo, però, era sempre più impaurito: alcuni vicini e passanti si sono avvicinati allertando gli altri abitanti del palazzo e invitando il bimbo a restare ben stretto al parapetto, ma tutti si chiedevano fino a quando avrebbe resistito. Una caduta dal secondo piano avrebbe potuto essergli fatale: unico riparo, sotto di lui, la tenda di un esercizio commerciale, che almeno avrebbe potuto attutire la caduta.
Non va dimenticato nemmeno che sotto il balcone passa la trafficatissima via Magenta.
Due operai di passaggio e un vicino di casa hanno quindi deciso che non si poteva attendere l’arrivo dei pompieri: i tre sono entrati nel palazzo e trovato l’ingresso dell’appartamento giusto hanno sfondato la porta, arrivando sul balcone e salvando il bambino. A prendere in braccio il bimbo e mettere così fine all’incubo è stato l’idraulico Roberto Dal Barco: «Ho pensato solo a fare in fretta - ha detto -. Ancora qualche minuto e ci saremmo ritrovati a commentare una tragedia».

Subito dopo sono arrivati gli agenti della polizia locale e l’equipaggio di un’ambulanza: glia genti hanno preso in custodia il piccolo, ovviamente sotto shock. Sul posto sono poi giunti anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Il bimbo è rimasto in custodia alla polizia locale fino a quando sua mamma è tornata dal lavoro.


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