Pro Patria, le ultime vicende societarie, la telenovela proprietà, l'annunciata (e poi smentita) vendita da parte di Pietro Vavassori, l'iscrizione alla serie D con "vista sulla Lega Pro" sono situazioni che non possono non lasciare strascichi. E che hanno aperto una ferita profonda in seno alla tifoseria organizzata. Che con un comunicato congiunto esprime il proprio disappunto ed invita a non sottoscrivere l'abbonamento per la prossima stagione.
Ecco il testo del comunicato: «Non vogliamo perseguitare un filantropo incompreso, ma affermare che non esiste più alcuna fiducia nell’agire di questa “società”, nel suo patron e nei suoi sottoposti, complici di questa situazione surreale e di continua presa in giro nei confronti di questa tifoseria bistrattata ormai da anni. Non si vuole avere più nulla a che fare con situazioni indegne dei nostri colori! Se davvero si vuole vendere si venda! Altrimenti si sappia fin da ora che i tifosi sono stanchi di questi giochi e di essere additati come cause delle malefatte e degli errori della proprietà. Tutti indistintamente dal club di appartenenza vogliono ribadire l’orgoglio per i colori biancoblù e invitare la proprietà a liberarci da questa situazione indegna della nostro gloriosa storia. Chiediamo all’Amministrazione comunale la giusta vigilanza e attenzione sulla futura firma della convenzione pensando al bene della Pro e non cercando compromessi che allunghino questa lenta agonia. È giunta l’ora che l’Aurora faccia spazio al sorgere del sole. Pertanto, tutta la tifoseria organizzata (Pro Patria Club, Ultras Pro Patria 1919, il Tigrotto) invita tutti i simpatizzanti, i tifosi e gli amici a non sottoscrivere l’abbonamento per la stagione 2015/2016, riservandosi di organizzare ulteriori iniziative come forma di contestazione a questa società».