Panchina del Varese, settimana cruciale. Concluso il campionato con un primo posto dagli accenti da record, il club di Masnago si butta a capofitto nella costruzione della squadra che verrà.
Primo nodo: l’allenatore. In settimana avverrà il faccia a faccia con Giuliano Melosi, il tecnico scelto per la ripartenza che ha condotto i biancorossi al traguardo della serie D a passo spedito. Missione compiuta con numeri difficilmente ripetibili ma tutto ciò, a quanto pare, non basterà per arrivare al prolungamento del matrimonio.
Che al Varese piaccia Salvatore Iacolino non è un mistero per nessuno. Negli ultimi giorni, però, ha preso quota un’altra soluzione: quella rappresentata da Carmine Parlato, giovane mister napoletano trapiantato a Padova che ha già vinto la serie D con Rovigo, Pordenone e biancoscudati. Più difficile, al momento, la pista che porta a Giovanni Cusatis, ex trainer di Pro Patria e Alessandria. La sua candidatura potrebbe guadagnare terreno nel caso in cui Pietro Vavassori dovesse avvicinarsi concretamente alla società biancorossa.
L’incontro con Melosi, salvo sorprese, avverrà entro giovedì. Il tecnico rimane «tranquillo e sereno, quanto raccolto in campo è sotto gli occhi di tutti». Ha centrato l’obiettivo che la società gli aveva chiesto, lo ha fatto nel modo più convincente possibile, ha tenuto il gruppo sul pezzo dal principio all’epilogo del campionato. Insomma, ha dato e conquistato il massimo. Ed ha espresso più volte il suo gradimento per la permanenza, sottolineando però che «le parti sono due».
Nel frattempo la società continua a lavorare per rafforzarsi e consolidarsi economicamente. Più volte è stato confermato dai dirigenti biancorossi il dialogo aperto con Vavassori, l’ex patron della Pro Patria. Succederà qualcosa di concreto? In caso di risposta affermativa andrebbe comunque verificato in che modo l’imprenditore bergamasco deciderebbe di entrare. Se in maniera massiccia o se inizialmente in versione più soft, magari come sponsor.
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