Furti, affare di famiglia. L’attività di controllo del territorio ai confini italo-svizzeri e in particolare sui valichi minori, consente alla compagnia di Gaggiolo della Guardia di finanza di infliggere un duro colpo ad un “clan” di rom molto attivo sia sul territorio elvetico,che su quello nazionale.
Tra inseguimenti e appostamenti, i militari hanno individuato tre giovanissimi e un cinquantenne, risultato poi il padre dei complici, di etnia Rom, tutti con numerosi precedenti di polizia per furto e provenienti addirittura da un accampamento della capitale.
Al termine di un lungo e pericoloso inseguimento, con la Toyota Yaris a tentare di speronare l’auto delle fiamme gialle, la vettura in fuga veniva rintracciata nel parcheggio del “Carrefour” di Gaggiolo. E due giovani rom venivano condotti in caserma, insieme a un terzo individuato nel parcheggio dell’Iper di Varese, un minorenne trovato alla guida di un’altra automobile.
Al termine degli accertamenti incrociati con la Polizia cantonale, il minorenne è stato denunciato per guida senza patente e possesso di documenti falsi, l’auto e denaro contante sono stati sequestrati, mentre per i quattro, alla luce della loro evidente pericolosità sociale, il questore di Varese ha firmato un foglio di via che vieta loro l’ingresso per tre anni nei Comuni di Cantello, Clivio, Saltrio e Porto Ceresio.
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