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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Malpensa al gran pienone

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Malpensa al gran pienone

Quiete prima della tempesta. Da giovedì 6 fino a domenica 9 transiteranno a Malpensa 266mila passeggeri in tre giorni. I due terminal si riempiranno di calzoncini a fiori e infradito, look alternativo alla giacca e cravatta degli uomini di affari che riempiono lo scalo negli altri undici mesi dell’anno. Stando alle previsioni, questo weekend farà segnare il record di presenze, se si considera che i rientri saranno più frazionati e verranno diluiti nei tre fine settimana dopo Ferragosto. Problemi di tenuta? Non se ne temono.
Malpensa è capace di gestire ben altri numeri: prima del dehubbing  si superavano i 24 milioni di passeggeri annui, mentre oggi si fa fatica a toccare quota 18. Oltretutto lo scorso maggio, il T1 senza battere ciglio ha inglobato per un mese tutto il traffico di Orio al Serio, rimasto chiuso per il rifacimento della pista. Dei temuti disagi e delle code in 336 per raggiungere lo scalo, nemmeno l’ombra.
Mercoledì i due terminal erano affollati di vacanzieri ma la vita aeroportuale procedeva senza particolari intoppi. Certo, l’affluenza notevole aumenta il rischio che si accumulino ritardi, ma i tabelloni mostravano disagi contenuti e fisiologici. Tra le decine di voli in imbarco nella fascia centrale della giornata, segnavano un’ora e dieci minuti di ritardo il diretto su Barcellona della Vueling delle 12.45, mezz’ora il Singapore delle 13,  trequarti d’ora il Lisbona della Tap programmato alla stessa ora. Situazione pressoché normale anche al Terminal 2, base esclusiva di easyJet. Delle undici partenze previste tra le 12 e le 15.50, soltanto il diretto verso la Scozia (Edimburgo) era stato posticipato di un’ora e dieci minuti.  Ciò non significa però che siano giorni normali. Nonostante le compagnie low cost abbiano fatto avvicinare agli aeroporti milioni di persone prima escluse dai prezzi dei biglietti troppo onerosi e fuori budget, prendere un aereo non è come salire sul treno, anche se talvolta costa addirittura meno.
Se si parte in agosto il consiglio è di muoversi in netto anticipo e di arrivare in aeroporto ben oltre il termine di un’ora e mezza (che può raggiungere le tre ore per i voli sensibili verso Israele e altre zone considerate a rischio sicurezza) indicato sul biglietto elettronico. All’alba, per esempio, le code agli imbarchi del Terminal 2 sono croniche e se non si opta per il Fast track (al costo di 10 euro) si rischia di arrivare al gate quando il proprio aereo è già decollato. Ulteriori problemi si aggiungono per chi decide di raggiungere Malpensa in automobile: c’è il cantiere per il collegamento ferroviario T1-T2 che trasforma in una vera e propria caccia al tesoro trovare alcuni parking remoti e c’è l’Area 10 minuti da cui non si sgarra: chi osa sostare davanti al T1 per dieci minuti e un secondo viene punito con una sanzione da 80 euro che si ritrova direttamente nella cassetta delle lettere al rientro dalle ferie.
Infine ci sono i carrellisti abusivi: insistenti, fastidiosi ma soprattutto ancora presenti in massa, nonostante i continui tentativi di allontanarli. Se si riesce a superare indenni tutti gli ostacoli e allacciare la cintura di sicurezza senza inciampare in uno di essi, allora può sì essere veramente una buona vacanza.


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