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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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«Uccise la moglie e il bimbo non nato»

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«Uccise la moglie e il bimbo non nato»

Dovrà rispondere dell’omicidio della moglie Marjana, ma non solo. A Gjin Preducaj il pubblico ministero Nadia Calcaterra imputa anche il procurato aborto del bimbo che Marjana portava in grembo da poche settimane. Il figlio di Gjin, così come stabilito dall’esame del dna sul feto. Sono dunque chiuse le indagini sul delitto di via Ristori: l’imputato - difeso dall’avvocato Alberto Talamone - avrà venti giorni di tempo per farsi interrogare dagli inquirenti, dopodiché il pm chiederà il rinvio a giudizio. La posizione dell’albanese è particolarmente delicata, poiché le aggravanti contestate sono molte, a partire dalla più pesante, quella dei futili motivi. Gjin infatti non ha mai saputo fornire una vera spiegazione per il gesto compiuto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre. Un movente dichiarato non c’è, sono gli investigatori a dedurlo, individuandolo in una possibile forma di gelosia, scaturita forse anche dai sospetti sulla paternità. Ciò che però è agli atti è che quella notte Gjin si alzò dal divano all’improvviso, prese un coltello dalla cucina e lo affondò nella gola della moglie mentre dormiva nel lettone con il più piccolo dei loro figli. Prima di quella sorta di raptus, l’uomo aveva tracannato grappa e vino mentre, con il telecomando, saltava da un canale all’altro, soffermandosi anche su un programma di porno.

«Mi è montata la rabbia, capite?», disse l’operaio al giudice durante l’interrogatorio.

C’è poi l’aggravante di aver commesso il fatto davanti ai minori: il bimbo di appena tre anni era appunto avvinto a Marjana quando il marito la sgozzò.

E la sorellina, risvegliata dal trambusto, fu testimone di una scena che non scorderà facilmente.

Servizio completo sulla Prealpina in edicola venerdì 3 giugno


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