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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Furto di arnie e melari

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Furto di arnie e melari

Hanno raggiunto gli alveari con un camioncino che ha lasciato tracce ben visibili sul terreno bagnato dalla pioggia. E da qui si è partiti per l’indagine che ha portato a scoprire un apicoltore con un grande quantità di arnie e telaietti proventi di furto. Non quello denunciato mercoledì pomeriggio dall’apicoltore varesino, con la casa delle api in via Friuli, ma la dolcissima refurtiva recuperata (arnie e telaietti posti sotto sequestro) sono considerate comunque proventi di furti precedenti. Sempre perpetrati ai danni dell’apicoltore di via Friuli. Così il “collega” dove sono state individuate le arnie rubate, ad Azzate, è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione. Sera e notte di lavoro, per gli agenti della Polizia locale, dopo essere stati allertati dall’apicoltore che, nella zona tra viale Belforte e via Peschiera, ha denunciato mercoledì nel tardo pomeriggio l’asportazione di una trentina di melari (la parte dell’arnia sovrapposta al nido in cui le api depositano il miele): i ladri se ne sono andati con un bottino di oltre 4.500 euro. «L’apicoltore ha detto di essere stato nel suo allevamento domenica e di esserci tornato mercoledì sera quando ha trovato la sgradevole sorpresa - dice il comandante della Polizia locale, Emiliano Bezzon -. Purtroppo non è stata l’unica volta perché negli anni ha già subito diversi furti di melari e api che, sottratte senza le dovute cautele, vengono uccise». Indagini immediate e fino a tarda notte. Grazie all’aiuto dell’associazione apicoltori e da un’analisi compiuta su internet, è emersa infatti «una anomalia significativa». E cioè: «Un apicoltore da tempo segnalava di essere rimasto senza miele, poi improvvisamente ha comunicato di avere oltre 250 chili di miele d’acacia da vendere», dice Bezzon. Le indagini si sono dunque indirizzate verso Azzate. Subito è stato indivduato un piccolo autocarro con le caratteristiche compatibili con le tracce lasciate dai pneumatici in via Friuli, dove si è verificato il furto. «Sono state ritrovate alcune arnie provento di furti precedenti, riconosciute per le iniziali stampigliate e per il colore, oltre che per altre caratteristiche già fornite nel dettaglio dal derubato». Dell’ultimo furto, però, nessuna traccia. Le indagini proseguono.


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