Due anni d’indagini, un lavoro certosino di pedinamenti, intercettazioni, analisi di dati e situazioni che riguardavano un’attività di spaccio di droga assai estesa. E redditizia.
La guardia di finanza di Varese, insieme coi colleghi di Lombardia, Piemonte e Veneto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano nella persona del sostituto Luigi Luzi, ha stroncato l’attività criminale di un gruppo albanese, composto da 36 persone, che dal 2014 si occupava di acquistare cocaina, eroina, hashish e marijuana in Olanda e di spacciarla poi in Italia, nelle tre regioni suddette. Ingegnose le modalità studiate dai criminali, che avevano basi proprio In Olanda e in Italia e che si servivano di dettaglianti italiani e nordafricani.
La droga arrivava infatti in Italia dai Paesi Bassi, nascosti in doppi fondi di autovetture targate Germania o Francia, che transitavano dal Frejus, dal Monte Bianco o dal Brennero e convergevano verso abitazioni d’insospettabili complici, laddove avveniva il taglio e il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Gli inquirenti hanno scoperto un costoso sistema meccanico, realizzato in Spagna, per nascondere i doppi fondi, attraverso un sofisticato congegno che si attivava con uno spillo infilato in una falsa vite.
In alcune di queste cavità, oltre alla droga, i finanzieri hanno recuperato apparati telefonici criptati, che la banda cambiava di continuo per evitare d’essere intercettata. Ingegnoso anche il riciclaggio dei proventi dello spaccio: i soldi venivano spediti in Albania attraverso donne che viaggiavano su tratte aeree comunitarie o anche grazie alla complicità di autisti di pullman che svolgono le quotidiani viaggi fra Italia e Albania.
Una volta finiti nel Paese delle Aquile, i soldi venivano rispediti in Italia con regolari bonifici, alcuni dei quali serviti per acquistare due appartamenti di una palazzina ad Asti, sequestrata dalla guardia di finanza insieme con 140 chili di droga (58 di cocaina, 18 di eroina, 31 di hashish e 34 di marijuana) del valore di mercato di circa 8 milioni di euro, oltre 170mila euro in contanti, una pistola e tredici autovetture.
Altro servizio sulla Prealpina di sabato 11 giugno.