Lara Comi, eurodeputata saronnese e coordinatrice provinciale di Forza Italia.
Queste elezioni amministrative... «Queste elezioni hanno confermato che il centrodestra può ancora fare molto bene, qui nel Varesotto e non solo».
Forza Italia ha resistito all’assalto del centrosinistra e delle liste civiche. Contro ogni previsione, non le pare? «A essere sincera non ho mai avuto notizie di possibili crolli elettorali per quanto riguarda noi. Se ci soffermiamo su Varese, la nostra lista ha ceduto molti voti alla squadra del candidato sindaco Paolo Orrigoni, ma non è un problema. Del resto ci siamo mossi e ci stiamo muovendo a spron battuto per far vincere Orrigoni al ballottagio di domenica 19. Il nostro impegno è massimo anche nell’organizzare eventi a sostegno dell’imprenditore varesino, affinché diventi sindaco. Ci sono poi altri motivi di soddisfazione».
Onorevole, quali?
«I buoni risultati personali di alcuni dei candidati in lizza nella nostra lista. Potrei fare molti nomi, mi limito a sottolineare i successi dei giovani, a dimostrazione della bontà delle nostre proposte».
In fatto di preferenze Gigi Farioli, sindaco berlusconiano uscente di Busto Arsizio, ha superato i mille consensi personali.
«Non credo ci sia bisogno di particolari commenti: i numeri parlano da sè e confermano i suoi meriti. A Busto Arsizio, Forza Italia sfiora il 18 per cento e la coalizione a sostegno di Emanuele Antonelli ha vinto al primo turno, stracciando il Partito democratico e i suoi rappresentanti, compresa la lista civica del candidato Gianluca Castiglioni».
Su Gallarate avevate altre aspettative, almeno, così ci risulta. Vero?
«Gallarate era un punto di domanda. Invece abbiamo sfiorato la vittoria al primo colpo, a dimostrazione che abbiamo lavorato bene anche lì, nonostante il vantaggio di cui gode sempre un qualunque sindaco uscente, in questo caso di centrosinistra. Tutto questo, sommato all’esito di Milano, mi fa dire che ci sono ottime basi per far ripartire il partito. Magari avviando davvero una seria fase di rinnovamento».
In che modo?
«Mi lasci innanzitutto fare gli auguri di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi, ricoverato per un problema al cuore. Dopo di che, è necessario strutturare meglio la presenza del partito sul territorio. Servono i congressi e nomine di vertice più attente».
Sono anni che parlate di congressi. Però ne parlate soltanto.
«No, si sbaglia: nel Varesotto i congressi sono stati fatti. Per i livelli più alti non deve chiedere a me. E’però scontato che non si può restare con le mani in mano».
Onorevole Comi, con la Lega Nord lei non è mai stata tenera. E adesso?
«Non intendo affatto riaprire ferite, non posso però esimermi dal sottolineare che il Carroccio deve avere maggior rispetto per Silvio Berlusconi».
Bè, certe scelte romane di Berlusconi hanno creato pesanti malumori. Ci sembra comprensibile.
«Non mi riferisco al caso Roma, ma alle parole offensive di Matteo Salvini e Gian Marco Centinaio, venerdì scorso, alla chiusura della campagna elettorale a Milano. Berlusconi era essente per motivi di salute. L’hanno deriso. Questi signori dovrebbero vergognarsi».
Le liti romane potrebbero avere ritorni negativi nel centrodestra, qui da noi?
«Ma no, qui la coalizione ha punti fermi. A cominciare dal fatto che chi ha più consensi deve avere la leadership. L’ha sempre detto anche Salvini. Ecco, Forza Italia può oggi rivendicare il ruolo guida dello schieramento. Non vedo motivi di discussione».
Lei sta organizzando un gruppo collaterale a Forza Italia, Siamo Italiani. C’è chi non condivide le sue mosse, a partire proprio da qualcuno nel Varesotto.
«Premesso: Siamo Italiani non è un partito ma un’associazione. Prima di avviare il progetto ne ho lungamento parlato con il presidente Berlusconi. Il nostro scopo è di recuperare tutti coloro che non credono più in un certo modo di fare politica e nei partiti. Stiamo creando un network che parta dal basso e si faccia interprete delle istanze della società civile, degli imprenditori, delle diverse categorie che vogliono giustamente essere ascoltati. Non lavoreremo mai contro Forza Italia, di cui continuiamo a far parte. Ci mancherebbe».